Matteo Guarnaccia è una delle figure chiave dell’arte visionaria contemporanea. Anticipatore di trend, creatore di immagini suggestive, ipnotiche e magiche, e soprattutto dotato di una rara capacità di comunicare esperienze e visioni senza filtri.
WOW Spazio Fumetto propone – per la prima volta a Milano – una mostra antologica che ripercorre la carriera di questo artista: una vera festa per gli occhi e le menti votate all’immaginario pop, attraverso un’accurata selezione della sua opera grafica dagli anni Settanta a oggi.
Il percorso espositivo parte dalla leggendaria rivista psichedelica Insekten Sekte, da lui fondata appena quindicenne nel 1969 (una raccolta completa è oggi conservata all’Università di Yale), alle tavole per il libro cult “Quelli che Milano” (2010), passando per i disegni dedicati alla storia della moda realizzati negli ultimi anni (alcuni dei quali utilizzati dal brand Vivienne Westwood). Saranno presenti anche alcuni esempi degli intricati disegni a tema filosofico spirituale diventati il suo “marchio di fabbrica”. Non mancherà una selezione delle molte pubblicazioni, dei libri e dei poster fatti per promuovere i concerti di rockband (dai The Byrds ai Timoria) che hanno scandito una carriera particolarmente feconda.
Pittore, designer, scrittore, critico di costume, attivista culturale internazionalmente riconosciuto, Matteo Guarnaccia ha spesso incrociato il suo percorso con il fumetto, prima sovvertendone i canoni, come caposcuola della corrente underground, pubblicando su riviste controculturali e mainstream (linus, Rolling Stone, Il Mago), in seguito – dopo averne sapientemente elaborato i segni – traghettandone la sensibilità pop nelle sue opere pittoriche.
Nella fusione di elementi stilistici che hanno contribuito alla definizione della fantasmagorica arte di Matteo Guarnaccia, il fumetto ha giocato un ruolo importante. Altrettanto hanno fatto la pittura fiamminga, le grottesche rinascimentali e la figurazione precolombiana, le immagini devozionali indo-himalayane, le stampe protestanti nordeuropee, le riviste osé degli anni Trenta e Cinquanta, il surrealismo, le etichette delle scatole di fiammiferi, l’ukiyoe giapponese e le copertine dei dischi di musica psichedelica.
Matteo Guarnaccia (Milano 1954) è artista e storico del costume, una figura di riferimento della cultura visionaria contemporanea. Negli anni settanta è stato uno dei protagonisti della scena controculturale europea, con la rivista psichedelica Insekten Sekte.
Attivo nel campo dell’arte, ha partecipato a mostre internazionali e installazioni in differenti ambiti – dalla Triennale di Milano alla Hall of Flowers di San Francisco, dalla Biennale di Venezia al Museo Pecci di Prato, dalla Fondazione Mazzotta e Mudima di Milano alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Ha esposto le sue opere in Olanda, Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito, Giappone, Svizzera. Ha curato mostre per gallerie private e pubbliche (Space Age, Skate Art, Provos, Psichedelia, Vivienne Westwood, Giorgio Gaber). I suoi lavori compaiono su importanti riviste e cataloghi internazionali, fra cui “Art of Modern Rock” (USA), Zoom (Francia) e “Underground Culture from all Parts of the World” (Giappone).
Si è occupato di moda con vari progetti, collaborando con Vivienne Westwood (per la quale ha disegnato una capsule collection), Biba (Londra), Corso Como 10, Malo, Stephan Marais (Parigi).
Nel campo del design ha lavorato accanto a Bruno Munari, Atelier Mendini, Italo Rota & Partners, Alessandro Guerriero, Piero Fornasetti.
Ha scritto oltre trenta saggi dedicati alle avanguardie e alle subculture del Novecento (pubblicati da diversi editori, tra cui Rizzoli, Phaidon, Hoepli, Mondadori, 24H Cultura, Shake) e collabora a varie testate (Vogue, Rolling Stone, Abitare, Zoom, Gap Japan, Wired, D-La Repubblica, Elle, Alias).
Dal 2006 è docente di Fashion Design presso la NABA di Milano. Ha condotto workshop e seminari dedicati alla moda e al costume.
Nel campo musicale ha collaborato come art director o coautore di testi con gruppi come i Timoria (con cui ha inciso un album), Garybaldi, The Byrds e Donovan.
Per la televisione ha collaborato con RAI, Canale 5, Tele Montecarlo, WDR; nel 2010 ha presentato il segmento arte del programma di RAI 5, “Cool Tour”.
Matteo Guarnaccia è una delle figure chiave dell’arte visionaria contemporanea. Anticipatore di trend, creatore di immagini suggestive, ipnotiche e magiche, e soprattutto dotato di una rara capacità di comunicare esperienze e visioni senza filtri.
WOW Spazio Fumetto propone – per la prima volta a Milano – una mostra antologica che ripercorre la carriera di questo artista: una vera festa per gli occhi e le menti votate all’immaginario pop, attraverso un’accurata selezione della sua opera grafica dagli anni Settanta a oggi.
Il percorso espositivo parte dalla leggendaria rivista psichedelica Insekten Sekte, da lui fondata appena quindicenne nel 1969 (una raccolta completa è oggi conservata all’Università di Yale), alle tavole per il libro cult “Quelli che Milano” (2010), passando per i disegni dedicati alla storia della moda realizzati negli ultimi anni (alcuni dei quali utilizzati dal brand Vivienne Westwood). Saranno presenti anche alcuni esempi degli intricati disegni a tema filosofico spirituale diventati il suo “marchio di fabbrica”. Non mancherà una selezione delle molte pubblicazioni, dei libri e dei poster fatti per promuovere i concerti di rockband (dai The Byrds ai Timoria) che hanno scandito una carriera particolarmente feconda.
Pittore, designer, scrittore, critico di costume, attivista culturale internazionalmente riconosciuto, Matteo Guarnaccia ha spesso incrociato il suo percorso con il fumetto, prima sovvertendone i canoni, come caposcuola della corrente underground, pubblicando su riviste controculturali e mainstream (linus, Rolling Stone, Il Mago), in seguito – dopo averne sapientemente elaborato i segni – traghettandone la sensibilità pop nelle sue opere pittoriche.
Nella fusione di elementi stilistici che hanno contribuito alla definizione della fantasmagorica arte di Matteo Guarnaccia, il fumetto ha giocato un ruolo importante. Altrettanto hanno fatto la pittura fiamminga, le grottesche rinascimentali e la figurazione precolombiana, le immagini devozionali indo-himalayane, le stampe protestanti nordeuropee, le riviste osé degli anni Trenta e Cinquanta, il surrealismo, le etichette delle scatole di fiammiferi, l’ukiyoe giapponese e le copertine dei dischi di musica psichedelica.
Matteo Guarnaccia (Milano 1954) è artista e storico del costume, una figura di riferimento della cultura visionaria contemporanea. Negli anni settanta è stato uno dei protagonisti della scena controculturale europea, con la rivista psichedelica Insekten Sekte.
Attivo nel campo dell’arte, ha partecipato a mostre internazionali e installazioni in differenti ambiti – dalla Triennale di Milano alla Hall of Flowers di San Francisco, dalla Biennale di Venezia al Museo Pecci di Prato, dalla Fondazione Mazzotta e Mudima di Milano alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.
Orario: da martedì a venerdì, ore 15:00-19:00; sabato e domenica, ore 15:00-20:00. Lunedì chiuso.
Ingresso libero
Inaugurazione sabato 26 ottobre alle ore 17:00 alla presenza dell’autore.