La mostra STAR WARS: DAL FUMETTO AL CINEMA… E RITORNO, allestita in collaborazione con l’Associazione Galaxy, La Bettola di Yoda, 501st Legion Italica Garrison e Rebel Legion Italian Base, grazie alla preziosa partecipazione di Panini Comics, propone per la prima volta in Italia il più completo percorso espositivo mai dedicato alla saga di Star Wars unendo due aspetti fondamentali: la passione dei fans, che prestano i gioielli delle loro collezioni private, e lo straordinario percorso editoriale compiuto dai fumetti parallelamente al cinema, dal 1977 (e ancora prima come fonte d’ispirazione) ad oggi. In mostra saranno esposti tavole originali di autori italiani e stranieri, tra cui un prezioso omaggio realizzato appositamente da Milo Manara, albi provenienti da tutto il mondo (dal mitico n. 1 americano a quello italiano, fino agli albi giapponesi e a quelli autografati), gadget rarissimi, manifesti cinematografici, foto di scena, grafiche, statue, accuratissime riproduzioni dei costumi usati per il film, postazioni multimediali, video, diorami in LEGO e modellini provenienti dagli archivi del Museo e delle associazioni di fans coinvolte. Durante tutta la durata della mostra saranno organizzati eventi in collaborazione con la redazione del mensile Best Movie. Il catalogo della mostra è realizzato da WOW Spazio Fumetto e da ADM Editore e può essere direttamente acquistato online qui! La mostra gode del patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d'America, ed è inserita nel palinsesto Ritorni al futuro del Comune di Milano. Le guerre stellari prima di Guerre Stellari Da sempre attento a tutte le declinazioni storiche e tematiche del fumetto internazionale, WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano apre i suoi spazi a una delle saghe stellari più amate di tutti i tempi: Star Wars. La mostra propone infatti un percorso cronologico scandito dall’evoluzione grafica del fumetto: dal primo numero del 1977, pubblicato dalla Marvel in concomitanza con l’uscita nelle sale di Guerre stellari (di cui si espone anche il primissimo manifesto originale) alle serie più recenti, alle quali hanno partecipato moltissimi disegnatori italiani, che fanno da prequel al film Star Wars – Il risveglio della Forza (terzo film campione d’incassi a livello mondiale). Il percorso viene introdotto da una preziosa sezione interamente dedicata al fumetto di fantascienza che a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta ispirò a George Lucas personaggi e trama di quella che sarà la “sua Star Wars”: da Flash Gordon (Lucas stesso dichiarò che la sua primaria intenzione era quella di girare un film dedicato al personaggio inventato negli anni Trenta da Alex Raymond) a Buck Rogers, da John Carter a tutta la narrativa di fantascienza da cui il “Creatore”, avido lettore, ha tratto ispirazione. Con un colpo d’occhio si potrà percepire quanto le coloratissime pagine di Flash Gordon possano aver ispirato a Lucas battaglie stellari, soldati spaziali, duelli con spade e principesse in pericolo da sottrarre alle grinfie di un cattivo senza scrupoli. Grazie all’esposizione di volumi d’epoca (provenienti dall’archivio della Fondazione Franco Fossati) si potrà anche scoprire da dove provengono alcuni “must” della poetica starwarsiana: dalle spade laser, citate in un romanzo di Edmond Hamilton del 1933, al personaggio di Chewbacca, certo ispirato a Thun, principe degli uomini leone e amico di Gordon. Grazie alle proiezione di alcuni spezzoni dello storico serial cinematografico degli anni Trenta si potrà anche notare con facilità alcune somiglianze, a partire dagli iconici testi introduttivi che scorrono sullo schermo allontanandosi verso lo spazio profondo, che aprivano gli episodi dello sceneggiato tanto amato da Lucas e introdotti in apertura di ogni episodio della sua saga. La mostra offre anche l’occasione di comprendere quanto poi “Guerre stellari” (1977) abbia a sua volta ispirato la successiva versione cinematografica di Flash Gordon nel 1980: da questi suggestivi rimandi deriva non a caso il titolo della mostra. Tra cinema e fumetto Grazie alla collaborazione di Panini Comics, editore in Italia della serie, dopo la parte introduttiva sulla genesi del mito la mostra propone l’esposizione di albi originali, riproduzioni in grande formato, tavole originali e pannelli esplicativi: dal primo numero americano, pubblicato dalla Marvel nel 1977, sulla cui copertina a stento si riconoscono quelli che saranno destinati a diventare gli eroi spaziali più amati di tutti i tempi (Darth Vader, Leia, Luke, Han Solo e Obi-Wan Kenobi), al grande successo del numero 1 della nuova serie, uscito sempre per Marvel (Panini Comics in Italia) nel 2015, primo fumetto degli anni Duemila a superare il milione di copie vendute. Ma non solo: una serie di isole tematiche aiuteranno anche i meno esperti a orientarsi: ecco quindi Luke e Leia, i due fratelli che sono, con loro padre Anakin (poi Darth Vader), il vero motore di tutta la saga. Poi una sezione dedicata al Lato Oscuro: Darth Vader (con una precisa ricostruzione del suo costume e un’affascinante spiegazione della sua genesi… per scoprire che il suo mitico casco fu ispirato da quello dei samurai visti da Lucas negli ammiratissimi film del regista giapponese Akira Kurosawa), l’Imperatore, Darth Maul, il Conte Dooku e l’ultimo arrivato Kylo Ren. Poi i tre “furfanti”: Han Solo, Chewbacca e il Millennium Falcon… sì perché “il pezzo di ferraglia” più veloce della galassia è diventato un vero e proprio personaggio a sé (in mostra anche un raro modello LEGO gigante). Fino ai tre nuovi eroi: il pilota Poe Dameron (a cui presto verrà intestata una serie di albi), Finn e la coraggiosa Rey. I droidi: due magnifiche riproduzioni a grandezza naturale di R2D2 (per i meno giovani C1-P8) e C-3PO presentano tutti i colleghi robotici che hanno fatto la fortuna della serie e che ritroviamo protagonisti anche nei fumetti e rappresentati in mostra grazie a modellini accurati, compreso il simpaticissimo BB-8 che ha conquistato il pubblico al cinema nell’ultimo episodio. Tra Stormtroopers (gli iconici soldati in armatura bianca di prima e ultima generazione), cacciatori di taglie (al mitico Boba Fett è dedicata una sezione con tanto di riproduzione fedele della sua armatura autografata dall’attore Jeremy Bulloch), caschi, spade laser (anche queste diventate vere e proprie icone) e creature aliene di ogni tipo si arriva a una sezione dedicata a quei personaggi che nella serie a fumetti (spesso lontana e distante da quella cinematografica tanto da sviluppare un universo espanso parallelo) svolgono un ruolo importante, come il coniglio verde Jaxxon. Una postazione multimediale realizzata appositamente da GlobalMedia permetterà al visitatore, con un solo tocco sullo schermo, di scoprire vita, morte (se c’è) e miracoli di tutti questi personaggi meno noti. Molta attenzione sarà dedicata anche agli autori italiani che, pubblicati da Panini Comics, si sono guadagnati ammirazione anche a livello internazionale come Simone Bianchi (le cui tavole originali sono state acquistate da Lucas in persona), Marco Checchetto e Gabriele Dell’Otto, solo per citarne alcuni. A impreziosire la mostra, una selezione di tavole originali, raccolte grazie anche alla collaborazione dell'Associazione La Nona Arte, che riunisce i collezionisti italiani di tavole originali. Oltre ad alcuni disegni originali di Howard Chaykin, il primo autore ad aver messo su carta le avventure di Luke e Leia, e di autori Marvel come Mike Deodato Jr, troveranno spazio tavole degli italiani Simone Bianchi, Davide Fabbri, Luca Bertelè e altri ancora. La mostra sarà chiusa dalle immancabili parodie, con un occhio di riguardo alla produzione Disney di autori come Andrea Freccero e Paolo Mottura e una tavola inedita di Romano Scarpa. Importantissimo l’omaggio del grande Milo Manara: una tavola a tema Star Wars realizzata appositamente per la mostra, consegnata dal Maestro in persona al direttore del Museo, Luigi Bona, nel corso della premiazione organizzata da Cartoomics il 12 marzo. Con un semplice colpo d’occhio il visitatore potrà percepire quanto sia cambiata la grafica di Star Wars dal 1977 ad oggi, non solo per quanto riguarda i fumetti, che nelle prime pubblicazioni sembravano rifarsi più ai mondi della fantascienza classica che non ai personaggi portati sullo schermo da Lucas, a testimonianza di quanto poco i produttori credessero in quel film, ma anche le confezioni dei giochi, la grafica dei videogames e soprattutto i manifesti cinematografici: la prima edizione italiana, disegnata da Michelangelo Papuzza nel 1977, ritrae i protagonisti in maniera pressoché irriconoscibile e pone il mitico Darth Vader in secondo piano, a differenza di quelli successivi, rifacendosi più alla grafica dei fumetti di Flash Gordon che non a quella di Star Wars. Anche il merchandising, così importante e presente nello sviluppo del mito della saga starwarsiana, è cambiato tantissimo: dalle prime statuine in plastica e stoffa prodotte dalla Kenner (in esposizione vere e proprie rarità) fino alle ultimissime action figures prodotte da Hasbro. Nel cuore di ogni vero appassionato di Star Wars c’è il LEGO®: grazie alla partecipazione di BrianzaLUG e di AFDL, due gruppi di appassionati italiani del mattoncino colorato, sarà possibile ammirare alcune costruzioni davvero incredibili come un Millennium Falcon gigante (composto da 5000 pezzi), un fantastico diorama di quasi due metri riproducente le scene ambientate sulla Luna Boscosa di Endor tratta da “Il ritorno dello Jedi” (opera di Massimiliano Torzo, realizzata con più di 40.000 mattoncini e oltre 230 omini), il palazzo di Maz Kanata che compare in Episodio VII (realizzato da Roque Errichetti del gruppo AFDL - Adulti Fan LEGO) e molte altre sorprese, come un bellissimo modello a grandezza naturale del droide R2D2 costruito interamente in mattoncini. In esposizione anche una replica fedele del modello del Millennium Falcon utilizzato da George Lucas per le riprese de “L’Impero colpisce ancora” che De Agostini Publishing e Mondadori propongono nella collezione a fascicoli “Costruisci il tuo Millennium Falcon” con cui è possibile ricostruire a casa propria l’“ammasso di ferraglia più veloce dell’universo”. Molti degli oggetti da collezione esposti, soprattutto quelli più vintage, provengono dalla straordinaria collezione della Bettola di Yoda di Amedeo Tecchio, museo situato a Camisano (Vicenza) che da anni raccoglie ogni testimonianza possibile su questo fantastico universo, e dagli archivi personali di grandi collezionisti privati. Grazie alla collaborazione con Pixartprinting e GlobalMedia, la mostra sarà animata da ingrandimenti scenografici, allestimenti interattivi e installazioni multimediali che immergeranno il visitatore nell'universo di Star Wars. Nel corso di tutta la mostra, dal 19 marzo al 5 giugno – grazie alla collaborazione con Panini Comics – si terranno incontri con autori e disegnatori importanti. La domenica pomeriggio, invece, sarà dedicata ai più piccoli, con visite guidate e laboratori di fumetto, disegno e modellismo a tema Star Wars organizzati dal settore didattico di WOW Spazio Fumetto. Durante gli eventi più significativi, grazie alla fondamentale partecipazione dei due gruppi ufficiali di costuming Star Wars 501st Legion Italica Garrison e Rebel Legion Italian Base sarà possibile incontrare in mostra uno degli eroi della saga (con cui scattarsi una foto indimenticabile con tanto di spada laser nello speciale photo set), partecipare a corsi di spada laser tenuti da Jedi Generation e portarsi a casa l’ambitissimo diploma di cadetto imperiale. Allo shop del museo si potranno acquistare gadget, fumetti, libri e tutto quello che serve per iniziare, o completare, una collezione stellare. La mostra va ad inserirsi nell’elenco delle iniziative speciali realizzate da WOW Spazio Fumetto per festeggiare i primi cinque anni dalla sua inaugurazione, avvenuta il 1 aprile 2011.
La mostra STAR WARS: DAL FUMETTO AL CINEMA… E RITORNO, allestita in collaborazione con l’Associazione Galaxy, La Bettola di Yoda, 501st Legion Italica Garrison e Rebel Legion Italian Base, grazie alla preziosa partecipazione di Panini Comics, propone per la prima volta in Italia il più completo percorso espositivo mai dedicato alla saga di Star Wars unendo due aspetti fondamentali: la passione dei fans, che prestano i gioielli delle loro collezioni private, e lo straordinario percorso editoriale compiuto dai fumetti parallelamente al cinema, dal 1977 (e ancora prima come fonte d’ispirazione) ad oggi. In mostra saranno esposti tavole originali di autori italiani e stranieri, tra cui un prezioso omaggio realizzato appositamente da Milo Manara, albi provenienti da tutto il mondo (dal mitico n. 1 americano a quello italiano, fino agli albi giapponesi e a quelli autografati), gadget rarissimi, manifesti cinematografici, foto di scena, grafiche, statue, accuratissime riproduzioni dei costumi usati per il film, postazioni multimediali, video, diorami in LEGO e modellini provenienti dagli archivi del Museo e delle associazioni di fans coinvolte. Durante tutta la durata della mostra saranno organizzati eventi in collaborazione con la redazione del mensile Best Movie. Il catalogo della mostra è realizzato da WOW Spazio Fumetto e da ADM Editore e può essere direttamente acquistato online qui! La mostra gode del patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d'America, ed è inserita nel palinsesto Ritorni al futuro del Comune di Milano. Le guerre stellari prima di Guerre Stellari Da sempre attento a tutte le declinazioni storiche e tematiche del fumetto internazionale, WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano apre i suoi spazi a una delle saghe stellari più amate di tutti i tempi: Star Wars. La mostra propone infatti un percorso cronologico scandito dall’evoluzione grafica del fumetto: dal primo numero del 1977, pubblicato dalla Marvel in concomitanza con l’uscita nelle sale di Guerre stellari (di cui si espone anche il primissimo manifesto originale) alle serie più recenti, alle quali hanno partecipato moltissimi disegnatori italiani, che fanno da prequel al film Star Wars – Il risveglio della Forza (terzo film campione d’incassi a livello mondiale). Il percorso viene introdotto da una preziosa sezione interamente dedicata al fumetto di fantascienza che a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta ispirò a George Lucas personaggi e trama di quella che sarà la “sua Star Wars”: da Flash Gordon (Lucas stesso dichiarò che la sua primaria intenzione era quella di girare un film dedicato al personaggio inventato negli anni Trenta da Alex Raymond) a Buck Rogers, da John Carter a tutta la narrativa di fantascienza da cui il “Creatore”, avido lettore, ha tratto ispirazione. Con un colpo d’occhio si potrà percepire quanto le coloratissime pagine di Flash Gordon possano aver ispirato a Lucas battaglie stellari, soldati spaziali, duelli con spade e principesse in pericolo da sottrarre alle grinfie di un cattivo senza scrupoli. Grazie all’esposizione di volumi d’epoca (provenienti dall’archivio della Fondazione Franco Fossati) si potrà anche scoprire da dove provengono alcuni “must” della poetica starwarsiana: dalle spade laser, citate in un romanzo di Edmond Hamilton del 1933, al personaggio di Chewbacca, certo ispirato a Thun, principe degli uomini leone e amico di Gordon. Grazie alle proiezione di alcuni spezzoni dello storico serial cinematografico degli anni Trenta si potrà anche notare con facilità alcune somiglianze, a partire dagli iconici testi introduttivi che scorrono sullo schermo allontanandosi verso lo spazio profondo, che aprivano gli episodi dello sceneggiato tanto amato da Lucas e introdotti in apertura di ogni episodio della sua saga. La mostra offre anche l’occasione di comprendere quanto poi “Guerre stellari” (1977) abbia a sua volta ispirato la successiva versione cinematografica di Flash Gordon nel 1980: da questi suggestivi rimandi deriva non a caso il titolo della mostra. Tra cinema e fumetto Grazie alla collaborazione di Panini Comics, editore in Italia della serie, dopo la parte introduttiva sulla genesi del mito la mostra propone l’esposizione di albi originali, riproduzioni in grande formato, tavole originali e pannelli esplicativi: dal primo numero americano, pubblicato dalla Marvel nel 1977, sulla cui copertina a stento si riconoscono quelli che saranno destinati a diventare gli eroi spaziali più amati di tutti i tempi (Darth Vader, Leia, Luke, Han Solo e Obi-Wan Kenobi), al grande successo del numero 1 della nuova serie, uscito sempre per Marvel (Panini Comics in Italia) nel 2015, primo fumetto degli anni Duemila a superare il milione di copie vendute. Ma non solo: una serie di isole tematiche aiuteranno anche i meno esperti a orientarsi: ecco quindi Luke e Leia, i due fratelli che sono, con loro padre Anakin (poi Darth Vader), il vero motore di tutta la saga. Poi una sezione dedicata al Lato Oscuro: Darth Vader (con una precisa ricostruzione del suo costume e un’affascinante spiegazione della sua genesi… per scoprire che il suo mitico casco fu ispirato da quello dei samurai visti da Lucas negli ammiratissimi film del regista giapponese Akira Kurosawa), l’Imperatore, Darth Maul, il Conte Dooku e l’ultimo arrivato Kylo Ren. Poi i tre “furfanti”: Han Solo, Chewbacca e il Millennium Falcon… sì perché “il pezzo di ferraglia” più veloce della galassia è diventato un vero e proprio personaggio a sé (in mostra anche un raro modello LEGO gigante). Fino ai tre nuovi eroi: il pilota Poe Dameron (a cui presto verrà intestata una serie di albi), Finn e la coraggiosa Rey. I droidi: due magnifiche riproduzioni a grandezza naturale di R2D2 (per i meno giovani C1-P8) e C-3PO presentano tutti i colleghi robotici che hanno fatto la fortuna della serie e che ritroviamo protagonisti anche nei fumetti e rappresentati in mostra grazie a modellini accurati, compreso il simpaticissimo BB-8 che ha conquistato il pubblico al cinema nell’ultimo episodio. Tra Stormtroopers (gli iconici soldati in armatura bianca di prima e ultima generazione), cacciatori di taglie (al mitico Boba Fett è dedicata una sezione con tanto di riproduzione fedele della sua armatura autografata dall’attore Jeremy Bulloch), caschi, spade laser (anche queste diventate vere e proprie icone) e creature aliene di ogni tipo si arriva a una sezione dedicata a quei personaggi che nella serie a fumetti (spesso lontana e distante da quella cinematografica tanto da sviluppare un universo espanso parallelo) svolgono un ruolo importante, come il coniglio verde Jaxxon. Una postazione multimediale realizzata appositamente da GlobalMedia permetterà al visitatore, con un solo tocco sullo schermo, di scoprire vita, morte (se c’è) e miracoli di tutti questi personaggi meno noti. Molta attenzione sarà dedicata anche agli autori italiani che, pubblicati da Panini Comics, si sono guadagnati ammirazione anche a livello internazionale come Simone Bianchi (le cui tavole originali sono state acquistate da Lucas in persona), Marco Checchetto e Gabriele Dell’Otto, solo per citarne alcuni. A impreziosire la mostra, una selezione di tavole originali, raccolte grazie anche alla collaborazione dell'Associazione La Nona Arte, che riunisce i collezionisti italiani di tavole originali. Oltre ad alcuni disegni originali di Howard Chaykin, il primo autore ad aver messo su carta le avventure di Luke e Leia, e di autori Marvel come Mike Deodato Jr, troveranno spazio tavole degli italiani Simone Bianchi, Davide Fabbri, blogspot.it/">Luca Bertelè e altri ancora. La mostra sarà chiusa dalle immancabili parodie, con un occhio di riguardo alla produzione Disney di autori come Andrea Freccero e Paolo Mottura e una tavola inedita di Romano Scarpa. Importantissimo l’omaggio del grande Milo Manara: una tavola a tema Star Wars realizzata appositamente per la mostra, consegnata dal Maestro in persona al direttore del Museo, Luigi Bona, nel corso della premiazione organizzata da Cartoomics il 12 marzo. Con un semplice colpo d’occhio il visitatore potrà percepire quanto sia cambiata la grafica di Star Wars dal 1977 ad oggi, non solo per quanto riguarda i fumetti, che nelle prime pubblicazioni sembravano rifarsi più ai mondi della fantascienza classica che non ai personaggi portati sullo schermo da Lucas, a testimonianza di quanto poco i produttori credessero in quel film, ma anche le confezioni dei giochi, la grafica dei videogames e soprattutto i manifesti cinematografici: la prima edizione italiana, disegnata da Michelangelo Papuzza nel 1977, ritrae i protagonisti in maniera pressoché irriconoscibile e pone il mitico Darth Vader in secondo piano, a differenza di quelli successivi, rifacendosi più alla grafica dei fumetti di Flash Gordon che non a quella di Star Wars. Anche il merchandising, così importante e presente nello sviluppo del mito della saga starwarsiana, è cambiato tantissimo: dalle prime statuine in plastica e stoffa prodotte dalla Kenner (in esposizione vere e proprie rarità) fino alle ultimissime action figures prodotte da Hasbro. Nel cuore di ogni vero appassionato di Star Wars c’è il LEGO®: grazie alla partecipazione di BrianzaLUG e di AFDL, due gruppi di appassionati italiani del mattoncino colorato, sarà possibile ammirare alcune costruzioni davvero incredibili come un Millennium Falcon gigante (composto da 5000 pezzi), un fantastico diorama di quasi due metri riproducente le scene ambientate sulla Luna Boscosa di Endor tratta da “Il ritorno dello Jedi” (opera di Massimiliano Torzo, realizzata con più di 40.000 mattoncini e oltre 230 omini), il palazzo di Maz Kanata che compare in Episodio VII (realizzato da Roque Errichetti del gruppo AFDL - Adulti Fan LEGO) e molte altre sorprese, come un bellissimo modello a grandezza naturale del droide R2D2 costruito interamente in mattoncini. In esposizione anche una replica fedele del modello del Millennium Falcon utilizzato da George Lucas per le riprese de “L’Impero colpisce ancora” che De Agostini Publishing e Mondadori propongono nella collezione a fascicoli “Costruisci il tuo Millennium Falcon” con cui è possibile ricostruire a casa propria l’“ammasso di ferraglia più veloce dell’universo”. Molti degli oggetti da collezione esposti, soprattutto quelli più vintage, provengono dalla straordinaria collezione della Bettola di Yoda di Amedeo Tecchio, museo situato a Camisano (Vicenza) che da anni raccoglie ogni testimonianza possibile su questo fantastico universo, e dagli archivi personali di grandi collezionisti privati. Grazie alla collaborazione con Pixartprinting e GlobalMedia, la mostra sarà animata da ingrandimenti scenografici, allestimenti interattivi e installazioni multimediali che immergeranno il visitatore nell'universo di Star Wars. Nel corso di tutta la mostra, dal 19 marzo al 5 giugno – grazie alla collaborazione con Panini Comics – si terranno incontri con autori e disegnatori importanti. La domenica pomeriggio, invece, sarà dedicata ai più piccoli, con visite guidate e laboratori di fumetto, disegno e modellismo a tema Star Wars organizzati dal settore didattico di WOW Spazio Fumetto. Durante gli eventi più significativi, grazie alla fondamentale partecipazione dei due gruppi ufficiali di costuming Star Wars 501st Legion Italica Garrison e Rebel Legion Italian Base sarà possibile incontrare in mostra uno degli eroi della saga (con cui scattarsi una foto indimenticabile con tanto di spada laser nello speciale photo set), partecipare a corsi di spada laser tenuti da Jedi Generation e portarsi a casa l’ambitissimo diploma di cadetto imperiale. Allo shop del museo si potranno acquistare gadget, fumetti, libri e tutto quello che serve per iniziare, o completare, una collezione stellare. La mostra va ad inserirsi nell’elenco delle iniziative speciali realizzate da WOW Spazio Fumetto per festeggiare i primi cinque anni dalla sua inaugurazione, avvenuta il 1 aprile 2011.
19 marzo - 5 giugno 2016 Ingresso intero 5 euro, ridotto 3 euro (bambini fino ai 10 anni, over 65, tesserati WOW), convenzionati 4 euro Orario: da martedì a venerdì, ore 15-19; sabato e domenica, ore 15-20. Lunedì chiuso