Come ormai è tradizione, in occasione dell'inaugurazione della stagione lirica del Teatro alla Scala WOW Spazio Fumetto dedica una mostra all’opera di apertura, inserendosi nell’ambito delle iniziative organizzate dal Comune di Milano per la Prima Diffusa.
Dopo le mostre dedicate negli scorsi dieci anni alle opere di Mozart, Wagner, Beethoven, Verdi, Puccini e Giordano, quest’anno l’appuntamento è con il personaggio di Macbeth, protagonista dell’omonima opera di Giuseppe Verdi, così come è stato raccontato dai fumetti e dall’illustrazione nel suo passaggio dal dramma di William Shakespeare alla trasposizione operistica.
Dalle figurine Liebig ai fumetti, il percorso svela come il personaggio di Macbeth sia stato interpretato in modi molto diversi in oltre cinquant’anni di pubblicazioni, da Dino Battaglia a Disney. E in più un omaggio ai dieci anni di Prima Diffusa.
Martedì 7 dicembre 2021, a partire dalle ore 16.30, nell’ambito delle manifestazioni inserite nel calendario di Prima Diffusa il museo ospiterà inoltre la proiezione su megaschermo dell’opera “Macbeth” di Giuseppe Verdi trasmessa in diretta dal Teatro alla Scala. Prenotazione obbligatoria per mail a eventi@museowow.it.
La mostra “SI COLMI IL CALICE! Il mito di Macbeth a fumetti da Shakespeare a Verdi” raccoglie le più importanti, suggestive e curiose pagine dei fumetti che hanno raccontato la vicenda di Macbeth, l’immortale tragedia di William Shakespeare, trasposta in opera lirica da Giuseppe Verdi e dal librettista Francesco Maria Piave.
Gli adattamenti del capolavoro del Bardo non si contano: in decenni in cui il fumetto era malvisto da genitori e insegnanti, fiorivano le pubblicazioni che utilizzavano nuvole e vignette per adattare celebri opere della letteratura, come le statunitensi Stories By Famous Authors Illustrated (1950) e Classics Illustrated (1955). Ancora in tempi recenti questo filone è ancora molto attivo, come dimostra la serie Saddleback’s Illustrated Classics (2006). Se dal punto di vista dei testi si cerca di aderire il più possibile al testo originale, l’impatto visivo è molto differente. Se nelle storie del passato gli autori cercano di mantenere uno stile poco vistoso, limitandosi a illustrare diligentemente quanto narrato, negli adattamenti contemporanei ci si avvicina molto di più alle tendenze del fumetto di supereroi, con pose più dinamiche e personaggi dall’espressività più caricata.
Un altro paese che si è molto interessato al personaggio di Macbeth è la Francia, dove sono state pubblicate opere che hanno rielaborato la tragedia di Shakespeare ampliando la storia originale e raccontandone gli antefatti (“Macbeth, roi d’Écosse” di Thomas Day e Guillaume Sorel, 2019), utilizzando un segno grafico graffiante (“Macbeth” di Daniel Casanave, 2004) o cupo e grottesco (“Macbeth” di Anne Bellec e Marcelé, 1979). Ancora Marcelé, questa volta come autore unico, firma nel 2017 un secondo adattamento della tragedia con un segno molto diverso.
Naturalmente non mancano le storie prodotte nella terra del Bardo, l’Inghilterra. Curiosamente, però, a realizzarle sono grandi artisti italiani, in pagine prodotte direttamente per l’oltremanica, che non sono mai arrivate nel nostro Paese. Dino Battaglia illustra Macbeth per The Children's Newspaper nel 1964-65, in una versione senza nuvolette, e sempre nel 1965 Ruggero Giovannini disegna la storia del re di Scozia per Ranger.
Tra tante versioni a fumetti della tragedia, c’è chi ha invece scelto di concentrarsi sull’opera lirica di Verdi. Il “cuore” della mostra è infatti dedicato a “Macbeth” scritto da Stefano Ascari e disegnato da Cesare Buffagni, pubblicata nel 2011 dalla Fondazione Pavarotti di Modena all’interno del progetto “Lirica a strisce – l’opera a fumetti”, un progetto editoriale nato dalla volontà di avvicinare alla lirica un pubblico nuovo. Saranno esposte le tavole originali e si potranno leggere i testi, tratti direttamente dal libretto di Francesco Maria Piave, grazie a una speciale webapp sviluppata in collaborazione con GlobalMedia.
Inoltre, saranno esposte in anteprima alcune tavole originali, disegnate da Raimondo Pasin, del volume in corso di realizzazione “Macbeth di Verdi”, dal libretto di Francesco Maria Piave, sceneggiato da Guendal con disegni di Raimondo Pasin e Paola Ramella.
Non poteva mancare un omaggio al mondo Disney che con Verdi si è spesso divertito a intrecciare storie con protagonisti Topolino, Paperino o Paperone. Ecco dunque le copertine di Topolino che negli scorsi anni hanno celebrato Verdi (Topolino n. 3028 del 2013 e n. 3435 del 2021), ma non solo: in una vignetta tratta dalla celebre “Saga di Paperon de’ Paperoni” disegnata dal grande Don Rosa, scopriamo che un avo del papero più ricco del mondo, che ha notoriamente origini scozzesi, ha incontrato nientemeno che re Macbeth in persona.
Chiude la mostra un omaggio dovuto al decimo anniversario di Prima Diffusa con l’esposizione di tutti i manifesti delle mostre che in questi dieci anni WOW Spazio Fumetto ha allestito per partecipare al progetto coinvolgendo spesso artisti importanti come Milo Manara, Simone Bianchi, Fabio Celoni, Claudio Sciarrone, Fabiano Ambu e tanti altri.
L'illustrazione del manifesto della mostra è stata realizzata da Raimondo Pasin.
Come ormai è tradizione, in occasione dell'inaugurazione della stagione lirica del Teatro alla Scala WOW Spazio Fumetto dedica una mostra all’opera di apertura, inserendosi nell’ambito delle iniziative organizzate dal Comune di Milano per la Prima Diffusa.
Dopo le mostre dedicate negli scorsi dieci anni alle opere di Mozart, Wagner, Beethoven, Verdi, Puccini e Giordano, quest’anno l’appuntamento è con il personaggio di Macbeth, protagonista dell’omonima opera di Giuseppe Verdi, così come è stato raccontato dai fumetti e dall’illustrazione nel suo passaggio dal dramma di William Shakespeare alla trasposizione operistica.
Dalle figurine Liebig ai fumetti, il percorso svela come il personaggio di Macbeth sia stato interpretato in modi molto diversi in oltre cinquant’anni di pubblicazioni, da Dino Battaglia a Disney. E in più un omaggio ai dieci anni di Prima Diffusa.
Martedì 7 dicembre 2021, a partire dalle ore 16.30, nell’ambito delle manifestazioni inserite nel calendario di Prima Diffusa il museo ospiterà inoltre la proiezione su megaschermo dell’opera “Macbeth” di Giuseppe Verdi trasmessa in diretta dal Teatro alla Scala. Prenotazione obbligatoria per mail a eventi@museowow.it.
La mostra “SI COLMI IL CALICE! Il mito di Macbeth a fumetti da Shakespeare a Verdi” raccoglie le più importanti, suggestive e curiose pagine dei fumetti che hanno raccontato la vicenda di Macbeth, l’immortale tragedia di William Shakespeare, trasposta in opera lirica da Giuseppe Verdi e dal librettista Francesco Maria Piave.
Gli adattamenti del capolavoro del Bardo non si contano: in decenni in cui il fumetto era malvisto da genitori e insegnanti, fiorivano le pubblicazioni che utilizzavano nuvole e vignette per adattare celebri opere della letteratura, come le statunitensi Stories By Famous Authors Illustrated (1950) e Classics Illustrated (1955). Ancora in tempi recenti questo filone è ancora molto attivo, come dimostra la serie Saddleback’s Illustrated Classics (2006). Se dal punto di vista dei testi si cerca di aderire il più possibile al testo originale, l’impatto visivo è molto differente. Se nelle storie del passato gli autori cercano di mantenere uno stile poco vistoso, limitandosi a illustrare diligentemente quanto narrato, negli adattamenti contemporanei ci si avvicina molto di più alle tendenze del fumetto di supereroi, con pose più dinamiche e personaggi dall’espressività più caricata.
Un altro paese che si è molto interessato al personaggio di Macbeth è la Francia, dove sono state pubblicate opere che hanno rielaborato la tragedia di Shakespeare ampliando la storia originale e raccontandone gli antefatti (“Macbeth, roi d’Écosse” di Thomas Day e Guillaume Sorel, 2019), utilizzando un segno grafico graffiante (“Macbeth” di Daniel Casanave, 2004) o cupo e grottesco (“Macbeth” di Anne Bellec e Marcelé, 1979). Ancora Marcelé, questa volta come autore unico, firma nel 2017 un secondo adattamento della tragedia con un segno molto diverso.
Naturalmente non mancano le storie prodotte nella terra del Bardo, l’Inghilterra. Curiosamente, però, a realizzarle sono grandi artisti italiani, in pagine prodotte direttamente per l’oltremanica, che non sono mai arrivate nel nostro Paese. Dino Battaglia illustra Macbeth per The Children's Newspaper nel 1964-65, in una versione senza nuvolette, e sempre nel 1965 Ruggero Giovannini disegna la storia del re di Scozia per Ranger.
Tra tante versioni a fumetti della tragedia, c’è chi ha invece scelto di concentrarsi sull’opera lirica di Verdi. Il “cuore” della mostra è infatti dedicato a “Macbeth” scritto da Stefano Ascari e disegnato da Cesare Buffagni, pubblicata nel 2011 dalla Fondazione Pavarotti di Modena all’interno del progetto “Lirica a strisce – l’opera a fumetti”, un progetto editoriale nato dalla volontà di avvicinare alla lirica un pubblico nuovo. Saranno esposte le tavole originali e si potranno leggere i testi, tratti direttamente dal libretto di Francesco Maria Piave, grazie a una speciale webapp sviluppata in collaborazione con GlobalMedia.
Inoltre, saranno esposte in anteprima alcune tavole originali, disegnate da Raimondo Pasin, del volume in corso di realizzazione “Macbeth di Verdi”, dal libretto di Francesco Maria Piave, sceneggiato da Guendal con disegni di Raimondo Pasin e Paola Ramella.
Non poteva mancare un omaggio al mondo Disney che con Verdi si è spesso divertito a intrecciare storie con protagonisti Topolino, Paperino o Paperone. Ecco dunque le copertine di Topolino che negli scorsi anni hanno celebrato Verdi (Topolino n. 3028 del 2013 e n. 3435 del 2021), ma non solo: in una vignetta tratta dalla celebre “Saga di Paperon de’ Paperoni” disegnata dal grande Don Rosa, scopriamo che un avo del papero più ricco del mondo, che ha notoriamente origini scozzesi, ha incontrato nientemeno che re Macbeth in persona.
Chiude la mostra un omaggio dovuto al decimo anniversario di Prima Diffusa con l’esposizione di tutti i manifesti delle mostre che in questi dieci anni WOW Spazio Fumetto ha allestito per partecipare al progetto coinvolgendo spesso artisti importanti come Milo Manara, Simone Bianchi, Fabio Celoni, Claudio Sciarrone, Fabiano Ambu e tanti altri.
L'illustrazione del manifesto della mostra è stata realizzata da Raimondo Pasin.
Mostra a INGRESSO LIBERO.
ORARIO INVERNALE: da martedì a venerdì, ore 15:00-19:00; sabato e domenica, ore 14:00-19:00; lunedì chiuso.
Chiusure straordinarie: 24-26 dicembre 2021; 31 dicembre 2021-2 gennaio 2022.