Gaston Lagaffe è un grande pasticcione creato nel 1957 da André Franquin. Lavora come impiegato al Journal de Spirou, il settimanale che ne pubblica le avventure. Assunto non si sa bene da chi, sarebbe incaricato di rispondere alla posta, ma in genere il suo ruolo è quello di combinaguai, per la disperazione di Fantasio, spalla inseparabile di Spirou, uno dei più amati personaggi del fumetto belga. Pullover dolcevita abbondante ed espadrillas ai piedi, zazzera sulla fronte, Gaston vive insediato nella redazione di Spirou, a diretto contatto con Fantasio, segretario di redazione, poi con il redattore Léon Prunelle, con il disegnatore Yvon Lebrac sempre in ritardo e maestro dei giochi di parole, e con altri tipici esponenti della fauna editoriale. Il capo assoluto è l'editore Charles Dupuis. Un raggio di sole nella sua vita è portato dalla signorina Jeanne, tenera archivista, perdutamente innamorata di lui da quando, nel 1973, lui l'ha invitata a un ballo in maschera (soprattutto perché la sua acconciatura a coda di cavallo era funzionale al travestimento da equino). Gaston va in giro su una vecchissima Fiat 509 e si diletta ad inventare assurdi oggetti, tra cui il mastodontico Gaffophone, una sorta di strumento musicale che produce un suono assolutamente insopportabile per chiunque, a parte lui. Pieno di ideali, cerca sempre di aiutare il suo prossimo, anche se la sua sbadataggine finisce di solito per peggiorare i problemi. Tutte le sue iniziative e le sue straordinarie invenzioni finiscono infatti come minimo in un disastro. E' quindi naturale che il cognome Lagaffe gli venga appioppato molto presto e risulti davvero adeguato. E' anche uno sportivo ai limiti del fanatismo e un eclettico musicista dilettante, ama la natura e gli animali (pulci e zanzare comprese). Simpatico ai lettori di tutto il mondo, è protagonista di molte brevi avventure e di tavole autoconclusive, Arriva silenziosamente sul numero 985 del settimanale Spirou, comparendo in un angolo di una pagina, circondato da orme e senza alcuna spiegazione o informazione. Riappare poi nei numeri successivi, ma la sua prima tavola ufficiale è sul numero 1000, caratterizzato da una copertina con 999 facce del titolare della testata e una di Gaston. Diventato popolarissimo, Gaston è stato protagonista anche di un film dal vivo nel 1981 e di una serie animata, con il piacevole aspetto di un vero e proprio "fumetto in TV". Le sue avventure arrivano in Italia sul Corriere dei Piccoli intorno al 1970. In questa mostra- omaggio realizzata in occasione dei 60 anni del personaggio, Gaston Lagaffe viene raccontato attraverso le più spassose pagine delle sue avventure, provenienti direttamente dagli albi francesi di Spirou e da quelli italiani del Corriere dei Piccoli conservati nell'archivio della Fondazione Franco Fossati, insieme a tante curiosità editoriali ed edizioni particolari.
Gaston Lagaffe è un grande pasticcione creato nel 1957 da André Franquin. Lavora come impiegato al Journal de Spirou, il settimanale che ne pubblica le avventure. Assunto non si sa bene da chi, sarebbe incaricato di rispondere alla posta, ma in genere il suo ruolo è quello di combinaguai, per la disperazione di Fantasio, spalla inseparabile di Spirou, uno dei più amati personaggi del fumetto belga. Pullover dolcevita abbondante ed espadrillas ai piedi, zazzera sulla fronte, Gaston vive insediato nella redazione di Spirou, a diretto contatto con Fantasio, segretario di redazione, poi con il redattore Léon Prunelle, con il disegnatore Yvon Lebrac sempre in ritardo e maestro dei giochi di parole, e con altri tipici esponenti della fauna editoriale. Il capo assoluto è l'editore Charles Dupuis. Un raggio di sole nella sua vita è portato dalla signorina Jeanne, tenera archivista, perdutamente innamorata di lui da quando, nel 1973, lui l'ha invitata a un ballo in maschera (soprattutto perché la sua acconciatura a coda di cavallo era funzionale al travestimento da equino). Gaston va in giro su una vecchissima Fiat 509 e si diletta ad inventare assurdi oggetti, tra cui il mastodontico Gaffophone, una sorta di strumento musicale che produce un suono assolutamente insopportabile per chiunque, a parte lui. Pieno di ideali, cerca sempre di aiutare il suo prossimo, anche se la sua sbadataggine finisce di solito per peggiorare i problemi. Tutte le sue iniziative e le sue straordinarie invenzioni finiscono infatti come minimo in un disastro. E' quindi naturale che il cognome Lagaffe gli venga appioppato molto presto e risulti davvero adeguato. E' anche uno sportivo ai limiti del fanatismo e un eclettico musicista dilettante, ama la natura e gli animali (pulci e zanzare comprese). Simpatico ai lettori di tutto il mondo, è protagonista di molte brevi avventure e di tavole autoconclusive, Arriva silenziosamente sul numero 985 del settimanale Spirou, comparendo in un angolo di una pagina, circondato da orme e senza alcuna spiegazione o informazione.
Orario: da martedì a venerdì, ore 15:00-19:00; sabato e domenica, ore 15:00-20:00. Lunedì chiuso
Ingresso libero