Guido Crepax è stato uno dei maggiori protagonisti del fumetto italiano, raccontato in un’esposizione davvero unica che per la prima volta porta al pubblico milanese un aspetto meno noto della produzione del grande disegnatore: 60 tavole originali disegnate per illustrare le Clinicommedie pubblicate sulle pagine della rivista Tempo Medico dal 1965 al 1994. Sulle pagine di questa importante rivista scientifica nascono tipi e silhouette di donna che saranno di ispirazione per Valentina e tante altre “eroine” di Crepax e in cui è possibile rivivere alcuni decenni della nostra vita e del costume, seguendo l'evoluzione della figura del medico. La mostra è allestita con il contributo dell’Ordine dei Medici di Milano, la collaborazione di Zadig e Archivio Crepax e la sponsorizzazione tecnica di Pixartprinting. All’inaugurazione, sabato 15 ottobre alle ore 16,30, saranno presenti Luigi F. Bona (direttore di WOW Spazio Fumetto), i figli di Guido Crepax, Roberto Satolli (presidente Zadig ed ex direttore di Tempo Medico), Carlo Roberto Rossi (presidente dell’Ordine dei Medici di Milano) e Luca Clerici (Delegato del Rettore per la Promozione delle attività culturali dell’Università degli Studi di Milano). Modererà Pietro Dri (ex direttore di Tempo Medico). Guido Crepax è uno dei più amati fumettisti italiani. Il suo segno unico e la grande sensualità dei suoi personaggi femminili hanno contribuito a renderlo uno dei pochi autori di fumetti il cui nome è conosciuto anche al di fuori della cerchia degli appassionati, in Italia e nel mondo. La sua creazione più famosa è l'affascinante fotografa Valentina Rosselli, i cui tratti e l'inconfondibile caschetto si ispirano alla celebre diva degli anni Venti e Trenta, Louise Brooks. Nata come comprimario nelle avventure del fidanzato Philip Rembrandt, Valentina diventa presto la vera protagonista della serie e, in breve tempo, uno dei personaggi a fumetti più noti nel mondo. Ancora prima di essere un autore di fumetti, Crepax è stato un illustratore, ma la sua collaborazione più duratura è senza dubbio quella con Tempo Medico, il primo news magazine rivolto ai medici italiani. Oltre ad avere realizzato quasi tutte le copertine fino alla seconda metà degli anni Ottanta, spesso dedicate a ritratti dei maggiori medici italiani, Crepax inizia a illustrare la rubrica “Circuito interno”, in seguito diventata Clinicommedie, formata da vere e proprie tavole a fumetti dalla struttura sempre più moderna e animata dal caratteristico stile narrativo dell'autore: in ogni numero viene presentato un caso clinico sotto forma di dialogo tra un importante medico e i suoi assistenti, che sulla base dei sintomi presenti cercano di formulare una diagnosi corretta. Il lettore/medico può cercare di formularla insieme ai personaggi, e verificare poi di avere risposto correttamente. La rubrica è stata un appuntamento irrinunciabile per i lettori: Crepax illustra in tutto 360 casi, fino all'ottobre 1994. Una produzione poco conosciuta, poco vista e quasi mai ristampata, ma in cui lo stile personalissimo di Crepax è ben presente, con figure femminili che pur avvolte in austeri camici, hanno la medesima sensualità delle più celebri eroine dell'artista milanese. A questo magnifico percorso è dedicata la mostra L’altro CREPAX. Dopo una breve presentazione della figura di Guido Crepax, della storia della rivista Tempo Medico e del legame tra di loro, la mostra ripercorre cronologicamente la rubrica “Circuito interno” con una selezione delle più belle illustrazioni originali realizzate dall'autore, accanto ai numeri della rivista. Il percorso è scandito da pannelli che raccontano per ogni anno un'importante avvenimento del mondo della medicina attraverso un articolo di Tempo Medico e, parallelamente, di cosa si stava occupando Guido Crepax in quel momento, permettendo così di mettere in relazione il suo lavoro per la rivista con quello delle sue produzioni più famose. Per la prima volta che queste illustrazioni originali, provenienti dall'Archivio Crepax e della società editoriale Zadig che per decenni ha curato i contenuti di Tempo Medico, vengono esposti al pubblico milanese: un tesoro della produzione di Crepax sconosciuto anche per i cultori della sua opera e che merita di essere riscoperto. Nelle grandi vignette in bianco e nero è possibile rintracciare lo stile del disegnatore, la sensualità delle sue donne, l'attenzione alla moda, la gestualità dei personaggi, il suo inimitabile tratteggio. Ma è nell'invenzione dei casi clinici di ogni puntata che Crepax realizza dei piccoli veri capolavori, riuscendo a donare una personalità precisa in una sola vignetta a ognuno dei 360 pazienti comparsi in 30 anni. Ad affiancare le tavole saranno esposti i giornali da cui sono tratti, per mostrare al visitatore come venivano impaginati i disegni, permettergli di leggere la storia che illustravano e sfidarlo a risolvere l'enigma medico. Il percorso sarà completato da una piccola selezione delle copertine originali a colori di Crepax per Tempo Medico, divenute assai rare perché sparpagliate nelle case e negli studi di gran parte dei medici ritratti. Tra queste, spiccano quelle dedicate alla rivista stessa, come la versione inedita di quella del numero 100 “Il medico che legge”, scelta come immagine di locandina della mostra. E sarà proprio dedicata alle copertine di Crepax la mostra allestita presso l’Università Statale di Milano dal 9 novembre. Per la prima volta verranno qui presentate, in sequenza cronologica, le riproduzioni di tutte le copertine realizzate da Crepax per Tempo Medico, con uno sguardo sugli articoli della rivista dedicati a personaggi e temi da lui raffigurati. Il tutto accompagnato da tweet proposti come guida per la mostra.
Guido Crepax è stato uno dei maggiori protagonisti del fumetto italiano, raccontato in un’esposizione davvero unica che per la prima volta porta al pubblico milanese un aspetto meno noto della produzione del grande disegnatore: 60 tavole originali disegnate per illustrare le Clinicommedie pubblicate sulle pagine della rivista Tempo Medico dal 1965 al 1994. Sulle pagine di questa importante rivista scientifica nascono tipi e silhouette di donna che saranno di ispirazione per Valentina e tante altre “eroine” di Crepax e in cui è possibile rivivere alcuni decenni della nostra vita e del costume, seguendo l'evoluzione della figura del medico. La mostra è allestita con il contributo dell’Ordine dei Medici di Milano, la collaborazione di Zadig e Archivio Crepax e la sponsorizzazione tecnica di Pixartprinting. All’inaugurazione, sabato 15 ottobre alle ore 16,30, saranno presenti Luigi F. Bona (direttore di WOW Spazio Fumetto), i figli di Guido Crepax, Roberto Satolli (presidente Zadig ed ex direttore di Tempo Medico), Carlo Roberto Rossi (presidente dell’Ordine dei Medici di Milano) e Luca Clerici (Delegato del Rettore per la Promozione delle attività culturali dell’Università degli Studi di Milano). Modererà Pietro Dri (ex direttore di Tempo Medico). Guido Crepax è uno dei più amati fumettisti italiani. Il suo segno unico e la grande sensualità dei suoi personaggi femminili hanno contribuito a renderlo uno dei pochi autori di fumetti il cui nome è conosciuto anche al di fuori della cerchia degli appassionati, in Italia e nel mondo. La sua creazione più famosa è l'affascinante fotografa Valentina Rosselli, i cui tratti e l'inconfondibile caschetto si ispirano alla celebre diva degli anni Venti e Trenta, Louise Brooks. Nata come comprimario nelle avventure del fidanzato Philip Rembrandt, Valentina diventa presto la vera protagonista della serie e, in breve tempo, uno dei personaggi a fumetti più noti nel mondo. Ancora prima di essere un autore di fumetti, Crepax è stato un illustratore, ma la sua collaborazione più duratura è senza dubbio quella con Tempo Medico, il primo news magazine rivolto ai medici italiani. Oltre ad avere realizzato quasi tutte le copertine fino alla seconda metà degli anni Ottanta, spesso dedicate a ritratti dei maggiori medici italiani, Crepax inizia a illustrare la rubrica “Circuito interno”, in seguito diventata Clinicommedie, formata da vere e proprie tavole a fumetti dalla struttura sempre più moderna e animata dal caratteristico stile narrativo dell'autore: in ogni numero viene presentato un caso clinico sotto forma di dialogo tra un importante medico e i suoi assistenti, che sulla base dei sintomi presenti cercano di formulare una diagnosi corretta. Il lettore/medico può cercare di formularla insieme ai personaggi, e verificare poi di avere risposto correttamente. La rubrica è stata un appuntamento irrinunciabile per i lettori: Crepax illustra in tutto 360 casi, fino all'ottobre 1994. Una produzione poco conosciuta, poco vista e quasi mai ristampata, ma in cui lo stile personalissimo di Crepax è ben presente, con figure femminili che pur avvolte in austeri camici, hanno la medesima sensualità delle più celebri eroine dell'artista milanese. A questo magnifico percorso è dedicata la mostra L’altro CREPAX. Dopo una breve presentazione della figura di Guido Crepax, della storia della rivista Tempo Medico e del legame tra di loro, la mostra ripercorre cronologicamente la rubrica “Circuito interno” con una selezione delle più belle illustrazioni originali realizzate dall'autore, accanto ai numeri della rivista.
Orario: da martedì a venerdì, ore 15:00-19:00; sabato e domenica, ore 15:00-20:00. Lunedì chiuso