<p>WOW Spazio Fumetto allestisce una mostra unica dedicata a uno dei pi&ugrave; importanti romanzi della letteratura italiana: <strong>&ldquo;I Promessi Sposi&rdquo; di Alessandro Manzoni</strong> cos&igrave; come &egrave; stato raccontato, reinterpretato, ridotto e parodiato dall&rsquo;illustrazione e dal fumetto. La mostra &egrave; realizzata <strong>in collaborazione con il <a target="_blank" href="http://www.casadelmanzoni.it/">Centro Nazionale Studi Manzoniani</a>, il <a target="_blank" href="http://www.museilecco.org/">Sistema Museale Urbano Lecchese</a>, la <a target="_blank" href="https://bertarelli.milanocastello.it/">Civica Raccolta di Stampe Bertarelli</a>, la <a target="_blank" href="http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/vivicitta/luoghicultura/biblioteche/sistema_bibliotecario_milano/sedi/biblioteca_sormani">Biblioteca Sormani</a> e <a target="_blank" href="https://www.pixartprinting.it/">Pixartprinting</a></strong>. Un percorso affascinante e mai proposto prima porta il visitatore <strong>alla scoperta del mondo manzoniano raccontato per immagini</strong> partendo dalla prima versione illustrata del capolavoro manzoniano, la cui edizione definitiva era gi&agrave; <strong>illustrata da Francesco Gonin nel 1840 per preciso volere dello stesso Manzoni</strong>, per passare poi a una lunga galleria di divertenti parodie come le disneyane &ldquo;<strong>I Promessi Paperi</strong>&rdquo; e &ldquo;<strong>I Promessi Topi</strong>&rdquo;, quella con <strong>i Flintstones</strong> protagonisti o la pi&ugrave; recente firmata da <a target="_blank" href="http://ioedante.blogspot.it/"><strong>Marcello Toninelli</strong></a>. Preziose anche le sezioni dedicate alle pi&ugrave; riuscite riduzioni &ldquo;serie&rdquo; a fumetti: dalla primissima con esposti i preziosissimi <strong>originali di <a target="_blank" href="http://www.lfb.it/fff/fumetto/aut/n/natoli.htm">Domenico Natoli</a> realizzati nel 1953 per la <a target="_blank" href="http://www.lfb.it/fff/fumetto/test/m/magnesia.htm">Magnesia S. Pellegrino</a></strong> o gli<strong> originali della magistrale versione disegnata da&nbsp;<a target="_blank" href="http://www.lfb.it/fff/fumetto/aut/p/piffarerio.htm">Paolo Piffarerio</a> per Il Giornalino</strong>, fino alla recentissima<strong> versione a fumetti della vera vita della Monaca di Monza disegnata da <a target="_blank" href="http://www.alexandertripood.com/">Alessandro La Monica</a></strong> per WOW Spazio Fumetto in occasione della <a target="_blank" href="http://www.museowow.it/wow/it/la-monaca-di-monza/">mostra allestita ai Musei Civici di Monza</a>. Non manca uno sguardo attento al collezionismo, con una serie di cartoline tratte dal <strong>film di Eleuterio Rodolfi del 1913</strong>, via via fino alle storiche <strong>figurine Liebig</strong>, al cinema e agli sceneggiati televisivi con manifesti cinematografici e contributi video, dal <strong>film del 1941 con Gino Cervi</strong> allo storico <strong>sceneggiato RAI del 1967</strong>, fino al <strong>kolossal firmato da Nocita nel 1989</strong> e le diverse versioni dedicate alla Monaca di Monza, parodie comprese. A rendere il tutto ancora pi&ugrave; affascinante &egrave; <strong>una sezione dedicata alla scoperta della Milano secentesca</strong> in cui Alessandro Manzoni ambient&ograve; il suo romanzo. La mostra vede il <strong>coinvolgimento di numerose altre realt&agrave; culturali milanesi e lombarde, la proposta e la pubblicizzazione di &quot;percorsi manzoniani&quot; e lo sviluppo di attivit&agrave; didattiche sul territorio, secondo un progetto collaborativo tra operatori di settori diversi della citt&agrave;, nell&#39;ambito di Cultura, Turismo ed Educazione</strong>. Nel corso della mostra, infatti, diverse realt&agrave; museali milanesi collaboreranno per dare vita a una Tre Giorni Manzoniana, tre intense giornate in cui ciascun museo metter&agrave; a disposizione le proprie opere e le proprie risorse, contribuendo con le specifiche competenze alla riscoperta dei Promessi Sposi e dei suoi personaggi, sulle tracce di Renzo per strade che conducono ai luoghi della citt&agrave; nel Seicento, ma anche di Alessandro Manzoni e della vita intellettuale di Milano nell&rsquo;Ottocento e ancora, a saperli vedere, sono identificabili nella metropoli del Duemila. Nel periodo della mostra saranno organizzate <strong>attivit&agrave; didattiche, visite guidate e laboratori di disegno</strong> a tema Promessi Sposi.</p>

I Promessi Sposi tra illustrazione e fumetto

Alla scoperta dei Promessi Sposi

Dal 25 febbraio al 07 maggio 2017

WOW Spazio Fumetto allestisce una mostra unica dedicata a uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana: “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni così come è stato raccontato, reinterpretato, ridotto e parodiato dall’illustrazione e dal fumetto. La mostra è realizzata in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Manzoniani, il Sistema Museale Urbano Lecchese, la Civica Raccolta di Stampe Bertarelli, la Biblioteca Sormani e Pixartprinting. Un percorso affascinante e mai proposto prima porta il visitatore alla scoperta del mondo manzoniano raccontato per immagini partendo dalla prima versione illustrata del capolavoro manzoniano, la cui edizione definitiva era già illustrata da Francesco Gonin nel 1840 per preciso volere dello stesso Manzoni, per passare poi a una lunga galleria di divertenti parodie come le disneyane “I Promessi Paperi” e “I Promessi Topi”, quella con i Flintstones protagonisti o la più recente firmata da Marcello Toninelli. Preziose anche le sezioni dedicate alle più riuscite riduzioni “serie” a fumetti: dalla primissima con esposti i preziosissimi originali di Domenico Natoli realizzati nel 1953 per la Magnesia S. Pellegrino o gli originali della magistrale versione disegnata da Paolo Piffarerio per Il Giornalino, fino alla recentissima versione a fumetti della vera vita della Monaca di Monza disegnata da Alessandro La Monica per WOW Spazio Fumetto in occasione della mostra allestita ai Musei Civici di Monza. Non manca uno sguardo attento al collezionismo, con una serie di cartoline tratte dal film di Eleuterio Rodolfi del 1913, via via fino alle storiche figurine Liebig, al cinema e agli sceneggiati televisivi con manifesti cinematografici e contributi video, dal film del 1941 con Gino Cervi allo storico sceneggiato RAI del 1967, fino al kolossal firmato da Nocita nel 1989 e le diverse versioni dedicate alla Monaca di Monza, parodie comprese. A rendere il tutto ancora più affascinante è una sezione dedicata alla scoperta della Milano secentesca in cui Alessandro Manzoni ambientò il suo romanzo. La mostra vede il coinvolgimento di numerose altre realtà culturali milanesi e lombarde, la proposta e la pubblicizzazione di "percorsi manzoniani" e lo sviluppo di attività didattiche sul territorio, secondo un progetto collaborativo tra operatori di settori diversi della città, nell'ambito di Cultura, Turismo ed Educazione. Nel corso della mostra, infatti, diverse realtà museali milanesi collaboreranno per dare vita a una Tre Giorni Manzoniana, tre intense giornate in cui ciascun museo metterà a disposizione le proprie opere e le proprie risorse, contribuendo con le specifiche competenze alla riscoperta dei Promessi Sposi e dei suoi personaggi, sulle tracce di Renzo per strade che conducono ai luoghi della città nel Seicento, ma anche di Alessandro Manzoni e della vita intellettuale di Milano nell’Ottocento e ancora, a saperli vedere, sono identificabili nella metropoli del Duemila. Nel periodo della mostra saranno organizzate attività didattiche, visite guidate e laboratori di disegno a tema Promessi Sposi.

WOW Spazio Fumetto allestisce una mostra unica dedicata a uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana: “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni così come è stato raccontato, reinterpretato, ridotto e parodiato dall’illustrazione e dal fumetto. La mostra è realizzata in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Manzoniani, il Sistema Museale Urbano Lecchese, la Civica Raccolta di Stampe Bertarelli, la Biblioteca Sormani e Pixartprinting. Un percorso affascinante e mai proposto prima porta il visitatore alla scoperta del mondo manzoniano raccontato per immagini partendo dalla prima versione illustrata del capolavoro manzoniano, la cui edizione definitiva era già illustrata da Francesco Gonin nel 1840 per preciso volere dello stesso Manzoni, per passare poi a una lunga galleria di divertenti parodie come le disneyane “I Promessi Paperi” e “I Promessi Topi”, quella con i Flintstones protagonisti o la più recente firmata da Marcello Toninelli. Preziose anche le sezioni dedicate alle più riuscite riduzioni “serie” a fumetti: dalla primissima con esposti i preziosissimi originali di Domenico Natoli realizzati nel 1953 per la Magnesia S. Pellegrino o gli originali della magistrale versione disegnata da Paolo Piffarerio per Il Giornalino, fino alla recentissima versione a fumetti della vera vita della Monaca di Monza disegnata da Alessandro La Monica per WOW Spazio Fumetto in occasione della mostra allestita ai Musei Civici di Monza. Non manca uno sguardo attento al collezionismo, con una serie di cartoline tratte dal film di Eleuterio Rodolfi del 1913, via via fino alle storiche figurine Liebig, al cinema e agli sceneggiati televisivi con manifesti cinematografici e contributi video, dal film del 1941 con Gino Cervi allo storico sceneggiato RAI del 1967, fino al kolossal firmato da Nocita nel 1989 e le diverse versioni dedicate alla Monaca di Monza, parodie comprese.

A rendere il tutto ancora più affascinante è una sezione dedicata alla scoperta della Milano secentesca in cui Alessandro Manzoni ambientò il suo romanzo. La mostra vede il coinvolgimento di numerose altre realtà culturali milanesi e lombarde, la proposta e la pubblicizzazione di "percorsi manzoniani" e lo sviluppo di attività didattiche sul territorio, secondo un progetto collaborativo tra operatori di settori diversi della città, nell'ambito di Cultura, Turismo ed Educazione. Nel corso della mostra, infatti, diverse realtà museali milanesi collaboreranno per dare vita a una Tre Giorni Manzoniana, tre intense giornate in cui ciascun museo metterà a disposizione le proprie opere e le proprie risorse, contribuendo con le specifiche competenze alla riscoperta dei Promessi Sposi e dei suoi personaggi, sulle tracce di Renzo per strade che conducono ai luoghi della città nel Seicento, ma anche di Alessandro Manzoni e della vita intellettuale di Milano nell’Ottocento e ancora, a saperli vedere, sono identificabili nella metropoli del Duemila. Nel periodo della mostra saranno organizzate attività didattiche, visite guidate e laboratori di disegno a tema Promessi Sposi.

Orario: da martedì a venerdì, ore 15:00-19:00; sabato e domenica, ore 15:00-20:00. Lunedì chiuso

La mostra rimarrà chiusa nei giorni 16 e 25 aprile