Dopo l’esposizione a Bologna, la mostra “Giovanni Romanini. Una lunga cavalcata fra le nuvole parlanti” arriva a Milano, con l’inserimento di alcune opere mai esposte in precedenza, ripercorrendo la carriera di un grande artista del fumetto italiano. L’esposizione si apre con una selezione delle illustrazioni western realizzate soprattutto negli ultimi anni di carriera e prosegue con una selezione di tavole e illustrazioni che ripercorrono la carriera di un artista proseguita per oltre cinquant’anni.
Per ricordare l’importante collaborazione con l’Editoriale Corno, che coincide con l’inizio dello strettissimo rapporto lavorativo e di amicizia con Magnus, si inizia con Alan Ford, per proseguire con Kriminal e Satanik. L’opera forse più significativa della collaborazione tra Romanini e Magnus è La Compagnia della Forca, rappresentata da tavole originali e illustrazioni con il cast della serie.
Per le collaborazioni con Sergio Bonelli Editore sono esposte tavole tratte da Zona X, Martin Mystère oltre a un’illustrazione con protagonisti Martin Mystère e Java. Spazio anche agli eroi Disney con illustrazioni a colori dedicate a Zio Paperone e Paperinik e una tavola inedita con protagonista Topolino.
Giovanni Romanini nasce a Bologna nel dicembre del 1945, e cresce nell’Italia della ricostruzione post bellica. I punti di riferimento del suo immaginario provengono soprattutto dagli Stati Uniti: i film d’animazione Disney, i western di John Ford, i fumetti di Flash Gordon, Prince Valiant, Steve Canyon e Terry and the Pirates.
Da giovanissimo approda al disegno animato, entrando nel neonato studio Vimder Film di Guido De Maria, che realizza filmati e spot pubblicitari per Carosello, come il pirata Salomone per l’amarena Fabbri e Tacabanda per i biscotti Doria. Nel 1969 avviene l’incontro determinante con il fumetto: una cliente che frequenta il salone da parrucchiere del padre gli presenta Roberto Raviola, alla ricerca di un aiutante. È così che Giovanni inizia a lavorare con Magnus, di cui diventa grande amico e da cui apprende i segreti del mestiere.
Per Magnus è il periodo della collaborazione con l’Editoriale Corno. Romanini disegna storie per Kriminal e Satanik e inchiostra le tavole di Magnus per Alan Ford, iniziando con il numero 16 della serie, per oltre 40 albi realizzati in collaborazione. Sono anni di lavoro forsennato, in cui Romanini consolida le sue doti di disegnatore e la sua amicizia con Magnus. Il suo studio diventa tra gli anni Settanta e Ottanta un punto di riferimento per artisti talentuosi e alle prime armi votati al fumetto, come Lucio Filippucci, Nicola Mari, Germano Bonazzi.
All’inizio degli anni Settanta inizia a collaborare con la Edifumetto di Renzo Barbieri, disegnando albi pocket horror ed erotici, e ideando insieme a Magnus nel 1977 La compagnia della forca. Nei primi anni Novanta inizia una collaborazione con Disney, durata cinque anni, realizzando storie con protagonisti gli abitanti di Paperopoli, mentre dal 1995 è tra gli autori della Sergio Bonelli Editore con Zona X e Martin Mystère, in una collaborazione che prosegue fino alla scomparsa dell’artista, nel 2020.
Dopo l’esposizione a Bologna, la mostra “Giovanni Romanini. Una lunga cavalcata fra le nuvole parlanti” arriva a Milano, con l’inserimento di alcune opere mai esposte in precedenza, ripercorrendo la carriera di un grande artista del fumetto italiano. L’esposizione si apre con una selezione delle illustrazioni western realizzate soprattutto negli ultimi anni di carriera e prosegue con una selezione di tavole e illustrazioni che ripercorrono la carriera di un artista proseguita per oltre cinquant’anni.
Per ricordare l’importante collaborazione con l’Editoriale Corno, che coincide con l’inizio dello strettissimo rapporto lavorativo e di amicizia con Magnus, si inizia con Alan Ford, per proseguire con Kriminal e Satanik. L’opera forse più significativa della collaborazione tra Romanini e Magnus è La Compagnia della Forca, rappresentata da tavole originali e illustrazioni con il cast della serie.
Per le collaborazioni con Sergio Bonelli Editore sono esposte tavole tratte da Zona X, Martin Mystère oltre a un’illustrazione con protagonisti Martin Mystère e Java. Spazio anche agli eroi Disney con illustrazioni a colori dedicate a Zio Paperone e Paperinik e una tavola inedita con protagonista Topolino.
Giovanni Romanini nasce a Bologna nel dicembre del 1945, e cresce nell’Italia della ricostruzione post bellica. I punti di riferimento del suo immaginario provengono soprattutto dagli Stati Uniti: i film d’animazione Disney, i western di John Ford, i fumetti di Flash Gordon, Prince Valiant, Steve Canyon e Terry and the Pirates.
Da giovanissimo approda al disegno animato, entrando nel neonato studio Vimder Film di Guido De Maria, che realizza filmati e spot pubblicitari per Carosello, come il pirata Salomone per l’amarena Fabbri e Tacabanda per i biscotti Doria. Nel 1969 avviene l’incontro determinante con il fumetto: una cliente che frequenta il salone da parrucchiere del padre gli presenta Roberto Raviola, alla ricerca di un aiutante.
Per Magnus è il periodo della collaborazione con l’Editoriale Corno. Romanini disegna storie per Kriminal e Satanik e inchiostra le tavole di Magnus per Alan Ford, iniziando con il numero 16 della serie, per oltre 40 albi realizzati in collaborazione. Sono anni di lavoro forsennato, in cui Romanini consolida le sue doti di disegnatore e la sua amicizia con Magnus. Il suo studio diventa tra gli anni Settanta e Ottanta un punto di riferimento per artisti talentuosi e alle prime armi votati al fumetto, come Lucio Filippucci, Nicola Mari, Germano Bonazzi.
All’inizio degli anni Settanta inizia a collaborare con la Edifumetto di Renzo Barbieri, disegnando albi pocket horror ed erotici, e ideando insieme a Magnus nel 1977 La compagnia della forca. Nei primi anni Novanta inizia una collaborazione con Disney, durata cinque anni, realizzando storie con protagonisti gli abitanti di Paperopoli, mentre dal 1995 è tra gli autori della Sergio Bonelli Editore con Zona X e Martin Mystère, in una collaborazione che prosegue fino alla scomparsa dell’artista, nel 2020.
Mostra a INGRESSO LIBERO.
Da martedì a venerdì, ore 15:00-19:00; sabato e domenica, ore 14:00-19:00; lunedì chiuso.