In attesa delle nuove mostre 2021 di WOW Spazio Fumetto, a settembre arriva al museo, per pochi giorni, un assaggio della mostra "Con Dante nel Fumetto! Da Topolino a Geppo a Go Nagai", ospitata in primavera alla Galleria Civica di Monza. Un percorso che fa scoprire come la vita di Dante Alighieri e i versi immortali del suo capolavoro siano stati trasportati nel mondo delle "strisce".
Si trova così "L’Inferno di Topolino" (1950), capostipite del lungo filone di parodie Disney e "classico" tra i più amati e ristampati: una storia disegnata da Angelo Bioletto su rime dantesche gustosamente aggiornate da Guido Martina. Non manca neppure "L'Inferno di Paperino", scritto da Massimo Marconi e dipinto da Giulio Chierchini.
«Fatti non foste a legger comics bruti, ma per seguir storielle di valenza», recita la versione a strisce della Commedia firmata da Marcello Toninelli nata sulle pagine di "Off-Side" nel 1969, poi ripresa in "Undercomics" e "Il Giornalino", arrivando a proporre le tre Cantiche nella versione più completa mai realizzata.
Tra i tanti omaggi all’Inferno non poteva mancare quello del diavolo buono Geppo, firmato dagli anni Sessanta da Sandro Dossi.
Cattivik, l'improbabile "genio del male" di Silver, ideato da Bonvi, ha passato in rassegna tutte e tre le Cantiche, in una divertente trilogia firmata dallo sceneggiatore Moreno Burattini e dal disegnatore Giorgio Sommacal.
Una moderna rilettura del capolavoro dantesco è "La Commedia Diabolica" di Renzo Maggi, della cui importante riscoperta il museo si è fatto paladino.
In un filone più avventuroso, si ricordano gli omaggi danteschi di Nathan Never, Martin Mystère, Dampyr e Lazarus Ledd, in cui i versi del Sommo Poeta fanno da controcanto alle vicende dei protagonisti delle pubblicazioni Bonelli.
Il maestro del fumetto giapponese Go Nagai ha, invece, adattato a fumetti tutta la "Divina Commedia" ispirandosi alle antiche note illustrazioni del Doré.
E si ritrovano altre opere concentrate sulla figura del poeta e sulla sua vita, come “Dante Alighieri. Amor mi mosse” di Alessio D’Uva, Filippo Rossi e Astrid.
In attesa delle nuove mostre 2021 di WOW Spazio Fumetto, a settembre arriva al museo, per pochi giorni, un assaggio della mostra "Con Dante nel Fumetto! Da Topolino a Geppo a Go Nagai", ospitata in primavera alla Galleria Civica di Monza. Un percorso che fa scoprire come la vita di Dante Alighieri e i versi immortali del suo capolavoro siano stati trasportati nel mondo delle "strisce".
Si trova così "L’Inferno di Topolino" (1950), capostipite del lungo filone di parodie Disney e "classico" tra i più amati e ristampati: una storia disegnata da Angelo Bioletto su rime dantesche gustosamente aggiornate da Guido Martina. Non manca neppure "L'Inferno di Paperino", scritto da Massimo Marconi e dipinto da Giulio Chierchini.
«Fatti non foste a legger comics bruti, ma per seguir storielle di valenza», recita la versione a strisce della Commedia firmata da Marcello Toninelli nata sulle pagine di "Off-Side" nel 1969, poi ripresa in "Undercomics" e "Il Giornalino", arrivando a proporre le tre Cantiche nella versione più completa mai realizzata.
Tra i tanti omaggi all’Inferno non poteva mancare quello del diavolo buono Geppo, firmato dagli anni Sessanta da Sandro Dossi.
Cattivik, l'improbabile "genio del male" di Silver, ideato da Bonvi, ha passato in rassegna tutte e tre le Cantiche, in una divertente trilogia firmata dallo sceneggiatore Moreno Burattini e dal disegnatore Giorgio Sommacal.
Una moderna rilettura del capolavoro dantesco è "La Commedia Diabolica" di Renzo Maggi, della cui importante riscoperta il museo si è fatto paladino.
In un filone più avventuroso, si ricordano gli omaggi danteschi di Nathan Never, Martin Mystère, Dampyr e Lazarus Ledd, in cui i versi del Sommo Poeta fanno da controcanto alle vicende dei protagonisti delle pubblicazioni Bonelli.
Il maestro del fumetto giapponese Go Nagai ha, invece, adattato a fumetti tutta la "Divina Commedia" ispirandosi alle antiche note illustrazioni del Doré.
E si ritrovano altre opere concentrate sulla figura del poeta e sulla sua vita, come “Dante Alighieri. Amor mi mosse” di Alessio D’Uva, Filippo Rossi e Astrid.
Mostra a INGRESSO LIBERO.
ORARIO: da martedì a venerdì, ore 15:00-19:00; sabato e domenica, ore 15:00-20:00; lunedì chiuso.
