Giorgio Strehler – Un fumetto da tre soldi (edizioni BeccoGiallo) racconta la storia dell’incontro tra due geni del teatro europeo: Giorgio Strehler, giovane regista ambizioso, e Bertolt Brecht, drammaturgo di fama mondiale. I due s’incontrano a Berlino Est nell’ottobre 1955, perché il regista italiano ha l’urgenza di sottoporre ventisette domande al grande scrittore tedesco. L’oggetto delle domande è L’opera da tre soldi, la commedia più famosa di Brecht, che Strehler vuole portare sul palcoscenico del Piccolo Teatro di Milano, prima importante messa in scena in Italia di un testo brechtiano. Il libro narra la genesi dello spettacolo. Dall’idea iniziale sviluppata nell’ironico confronto berlinese tra i due artisti, alla costruzione del cast, dalle faticose prove cantate e recitate, nella spasmodica ricerca di mettere in pratica la recitazione epica teorizzata da Brecht. La storia narra le vicende umane e artistiche di indimenticabili personalità del teatro e dello spettacolo: Giorgio Strehler e Paolo Grassi, Mario Carotenuto e Milly, Tino Carraro e Gino Negri, lo stesso Bertolt Brecht, che per la prima volta assiste a una sua commedia in Italia nella trionfale messa in scena del 10 febbraio 1956 sul palcoscenico del Piccolo, primo teatro pubblico italiano. Sullo sfondo c’è Milano, livida e gelida a causa di un inverno eccezionalmente freddo, quello del 1956, con “la nevicata del secolo” che si alterna a giornate di luminoso sole, e con i milanesi raggelati dal clima polare di quei giorni. Via Rovello e il Piccolo Teatro, il Duomo e la Galleria, via Vittorio Emanuele e Piazza Cordusio, l’Hotel Manin e lo Zoo dei Giardini di Porta Venezia, via Manzoni e il Teatro Odeon, fanno da scenografia a una storia profondamente milanese ma di respiro internazionale. Il libro, che ha la prefazione di Alberto Benedetto, Direttore di produzione del Piccolo Teatro di Milano, è accompagnato da un ricco apparato redazionale. Oltre al capitolo “Dentro la storia” che approfondisce la conoscenza di personaggi, fatti e luoghi presenti nella storia, vi sono le testimonianze di chi ha vissuto quel glorioso periodo del Piccolo Teatro: gli attori Gian Carlo Dettori, Giulia Lazzarini, Nicoletta Ramorino (quest’ultima, interprete della prostituta Betty nello spettacolo del ’56) e il regista Filippo Crivelli. A queste si aggiungono i ricordi di Antonello Negri, figlio del musicista Gino Negri, collaboratore di Strehler nell’Opera da tre soldi, e una lunga intervista a Claretta Carotenuto, figlia di Mario Carotenuto, indimenticabile Peachum brechtiano. Giorgio Strehler – Un fumetto da tre soldi nasce dalla lettura approfondita di documenti d’epoca (quotidiani, riviste, fotografie, filmati), dalla testimonianza di chi ha vissuto quegli anni, dagli scritti di Giorgio Strehler dedicati al suo incontro e alla sua collaborazione con Brecht. La realizzazione grafica dei personaggi, dei luoghi e degli ambienti, dei costumi di scena e delle scenografie è stata la più fedele possibile, nel tentativo di ricostruire un’epopea teatrale che ha lasciato davvero il segno, e di onorare, nel ventesimo anniversario della morte, il più geniale dei nostri registi teatrali. Giorgio Strehler – Un fumetto da tre soldi sarà presentato per la prima volta a Milano sabato 27 gennaio 2018 alle ore 16:30 a WOW Spazio Fumetto (viale Campania 12) alla presenza degli sceneggiatori Davide Barzi e Claudio Riva, il disegnatore Alessandro Ambrosoni e il copertinista Alberto Locatelli, che racconteranno al pubblico la genesi del fumetto e il loro lavoro di documentazione sulle figure di Strehler, Grassi, Brecht e sulla Milano dell'epoca. Modera Loris Cantarelli, direttore editoriale di Fumo di China.
Giorgio Strehler – Un fumetto da tre soldi (edizioni BeccoGiallo) racconta la storia dell’incontro tra due geni del teatro europeo: Giorgio Strehler, giovane regista ambizioso, e Bertolt Brecht, drammaturgo di fama mondiale. I due s’incontrano a Berlino Est nell’ottobre 1955, perché il regista italiano ha l’urgenza di sottoporre ventisette domande al grande scrittore tedesco. L’oggetto delle domande è L’opera da tre soldi, la commedia più famosa di Brecht, che Strehler vuole portare sul palcoscenico del Piccolo Teatro di Milano, prima importante messa in scena in Italia di un testo brechtiano. Il libro narra la genesi dello spettacolo. Dall’idea iniziale sviluppata nell’ironico confronto berlinese tra i due artisti, alla costruzione del cast, dalle faticose prove cantate e recitate, nella spasmodica ricerca di mettere in pratica la recitazione epica teorizzata da Brecht. La storia narra le vicende umane e artistiche di indimenticabili personalità del teatro e dello spettacolo: Giorgio Strehler e Paolo Grassi, Mario Carotenuto e Milly, Tino Carraro e Gino Negri, lo stesso Bertolt Brecht, che per la prima volta assiste a una sua commedia in Italia nella trionfale messa in scena del 10 febbraio 1956 sul palcoscenico del Piccolo, primo teatro pubblico italiano. Sullo sfondo c’è Milano, livida e gelida a causa di un inverno eccezionalmente freddo, quello del 1956, con “la nevicata del secolo” che si alterna a giornate di luminoso sole, e con i milanesi raggelati dal clima polare di quei giorni. Via Rovello e il Piccolo Teatro, il Duomo e la Galleria, via Vittorio Emanuele e Piazza Cordusio, l’Hotel Manin e lo Zoo dei Giardini di Porta Venezia, via Manzoni e il Teatro Odeon, fanno da scenografia a una storia profondamente milanese ma di respiro internazionale. Il libro, che ha la prefazione di Alberto Benedetto, Direttore di produzione del Piccolo Teatro di Milano, è accompagnato da un ricco apparato redazionale. Oltre al capitolo “Dentro la storia” che approfondisce la conoscenza di personaggi, fatti e luoghi presenti nella storia, vi sono le testimonianze di chi ha vissuto quel glorioso periodo del Piccolo Teatro: gli attori Gian Carlo Dettori, Giulia Lazzarini, Nicoletta Ramorino (quest’ultima, interprete della prostituta Betty nello spettacolo del ’56) e il regista Filippo Crivelli.
ore 16:30 Ingresso libero