<p>Gli anni Ottanta sono stati capaci di produrre ottima musica, da Michael Jackson a Madonna, i grandi album di Queen, U2, Bruce Springsteen, ma anche alcuni dei pezzi pi&ugrave; kitsch della storia. Erano gli anni dei<strong> video con i capelli cotonati e delle paillette</strong>, dei singoli dei <strong>personaggi televisivi come Alba Parietti, Pippo Franco e Marisa Laurito</strong>, ma anche dei dischi di <strong>Ilona Staller, alias Cicciolina</strong>, e delle &ldquo;celebre&rdquo; <a target="_blank" href="https://www.youtube.com/watch?v=kIkoyi6w-HI&amp;feature=youtu.be"><em>Tokio Fantasy</em></a> cantata in giapponese da <strong>Alessandra Mussolini</strong>. In quel decennio la musica dance italiana tocca i suoi punti pi&ugrave; alti con <strong>un giovanissimo Carlo Conti in arte Konty</strong>, il dj Albert One o <a target="_blank" href="https://www.youtube.com/watch?v=kufF1Zx8_Uw">il pezzo dedicato a Sandro Pertini dagli S.C.O.R.T.A</a>. e <a target="_blank" href="https://www.youtube.com/watch?v=7iYgZ6Zpk5I"><em>Tovarisc Gorbaciov</em> dei Midnight&rsquo;s Moskow</a>. I big dell&#39;epoca non erano da meno, <strong>artisti immortali come Nino d&#39;Angelo o Adriano Pappalardo</strong>, ricordati ancora oggi con affetto dagli amanti dell&#39;orrore musicale. Fondamentali in questo percorso i <strong>Righeira</strong>, autori di hit come <a target="_blank" href="https://www.youtube.com/watch?v=sTsVJ1PsnMs"><em>Vamos a la playa</em></a>, <a target="_blank" href="https://www.youtube.com/watch?v=d63zhQZDQeo"><em>L&#39;estate sta finendo</em></a> o<a target="_blank" href="https://www.youtube.com/watch?v=YZCjUmQhZDU"><em> No tengo dinero</em></a>, del cui video nella mostra Ottanta Nostalgia &egrave; esposto un disegno originale realizzato da Pierluigi De Mas. Un crollo continuo del buon gusto che avr&agrave; il suo nadir nell&#39;<strong>edizione del 1989 del Festival di Sanremo, forse il momento pi&ugrave; pacchiano e imbarazzante di sempre per la musica italiana</strong>. <strong>Gioved&igrave; 13 luglio, dalle ore 21:00, Francesco Roggero, caporedattore del sito <a target="_blank" href="http://www.orrorea33giri.com/">Orrore a 33 giri</a>, guider&agrave; il pubblico nell&#39;esplorazione degli anfratti pi&ugrave; bui della musica italiana degli anni Ottanta</strong> tra video musicali e vinili dell&#39;epoca. Racconter&agrave; che cosa passava in radio in quegli anni, commenter&agrave; e ci far&agrave; scoprire perle che &ndash; forse per fortuna &ndash; avevamo dimenticato. In occasione dell&#39;incontro <strong>la mostra <a href="http://www.museowow.it/wow/it/anni-ottanta-in-mostra/">Ottanta nostalgia</a> rester&agrave; aperta fino alle ore 23:00</strong>. <strong>Orrore a 33 Giri</strong> &egrave; una webzine indipendente in cui &egrave; possibile (rin)tracciare un percorso musicale &ldquo;altro&rdquo; dell&rsquo;industria discografica nei suoi pi&ugrave; larghi estremi sovente ignorati dai pi&ugrave;, seppure spesso rivelino zone inesplorate della musica e nicchie degne di nota: accanto alla discografia ufficiale, decentrati dal resto, mai in asse. Da improbabili incursioni nella musica di personaggi armati soltanto di immagini improbabili e follia, alle colonne sonore delle serie TV, fino a vere e proprie rarit&agrave; musicali da (ri)scoprire, Orrore a 33 Giri &egrave; la celebrazione di quel sottobosco in grado di sfornare, accanto al peggio della musica mai trasposto su pentagramma, interessanti ed arditi esperimenti capaci a volte di forzare i limiti del mercato discografico ufficiale, altre volte rimasti semplicemente confinati nei sobborghi musicali e rivalutati molti anni pi&ugrave; tardi come &ldquo;antesignani di&rdquo;. Appassionato, divertente e provocatorio, Orrore a 33 Giri &egrave; l&rsquo;alternativa al mondano e al mediocre. Con la sua redazione tra Dublino, Milano e il resto d&rsquo;Italia vuole portare ai lettori i sapori di musiche italiane e internazionali marginalizzate dalla massa solo perch&eacute; strane, diverse o semplicemente brutte. Orrore a 33 Giri &egrave; l&rsquo;unico lido felice del web dove si parla di musica diversamente bella in maniera diversamente seria.</p>

Orrore a 33 giri

La musica diversamente bella degli anni Ottanta

13 luglio 2017

Gli anni Ottanta sono stati capaci di produrre ottima musica, da Michael Jackson a Madonna, i grandi album di Queen, U2, Bruce Springsteen, ma anche alcuni dei pezzi più kitsch della storia. Erano gli anni dei video con i capelli cotonati e delle paillette, dei singoli dei personaggi televisivi come Alba Parietti, Pippo Franco e Marisa Laurito, ma anche dei dischi di Ilona Staller, alias Cicciolina, e delle “celebre” Tokio Fantasy cantata in giapponese da Alessandra Mussolini. In quel decennio la musica dance italiana tocca i suoi punti più alti con un giovanissimo Carlo Conti in arte Konty, il dj Albert One o il pezzo dedicato a Sandro Pertini dagli S.C.O.R.T.A. e Tovarisc Gorbaciov dei Midnight’s Moskow. I big dell'epoca non erano da meno, artisti immortali come Nino d'Angelo o Adriano Pappalardo, ricordati ancora oggi con affetto dagli amanti dell'orrore musicale. Fondamentali in questo percorso i Righeira, autori di hit come Vamos a la playa, L'estate sta finendo o No tengo dinero, del cui video nella mostra Ottanta Nostalgia è esposto un disegno originale realizzato da Pierluigi De Mas. Un crollo continuo del buon gusto che avrà il suo nadir nell'edizione del 1989 del Festival di Sanremo, forse il momento più pacchiano e imbarazzante di sempre per la musica italiana. Giovedì 13 luglio, dalle ore 21:00, Francesco Roggero, caporedattore del sito Orrore a 33 giri, guiderà il pubblico nell'esplorazione degli anfratti più bui della musica italiana degli anni Ottanta tra video musicali e vinili dell'epoca. Racconterà che cosa passava in radio in quegli anni, commenterà e ci farà scoprire perle che – forse per fortuna – avevamo dimenticato. In occasione dell'incontro la mostra Ottanta nostalgia resterà aperta fino alle ore 23:00. Orrore a 33 Giri è una webzine indipendente in cui è possibile (rin)tracciare un percorso musicale “altro” dell’industria discografica nei suoi più larghi estremi sovente ignorati dai più, seppure spesso rivelino zone inesplorate della musica e nicchie degne di nota: accanto alla discografia ufficiale, decentrati dal resto, mai in asse. Da improbabili incursioni nella musica di personaggi armati soltanto di immagini improbabili e follia, alle colonne sonore delle serie TV, fino a vere e proprie rarità musicali da (ri)scoprire, Orrore a 33 Giri è la celebrazione di quel sottobosco in grado di sfornare, accanto al peggio della musica mai trasposto su pentagramma, interessanti ed arditi esperimenti capaci a volte di forzare i limiti del mercato discografico ufficiale, altre volte rimasti semplicemente confinati nei sobborghi musicali e rivalutati molti anni più tardi come “antesignani di”. Appassionato, divertente e provocatorio, Orrore a 33 Giri è l’alternativa al mondano e al mediocre. Con la sua redazione tra Dublino, Milano e il resto d’Italia vuole portare ai lettori i sapori di musiche italiane e internazionali marginalizzate dalla massa solo perché strane, diverse o semplicemente brutte. Orrore a 33 Giri è l’unico lido felice del web dove si parla di musica diversamente bella in maniera diversamente seria.

Gli anni Ottanta sono stati capaci di produrre ottima musica, da Michael Jackson a Madonna, i grandi album di Queen, U2, Bruce Springsteen, ma anche alcuni dei pezzi più kitsch della storia. Erano gli anni dei video con i capelli cotonati e delle paillette, dei singoli dei personaggi televisivi come Alba Parietti, Pippo Franco e Marisa Laurito, ma anche dei dischi di Ilona Staller, alias Cicciolina, e delle “celebre” Tokio Fantasy cantata in giapponese da Alessandra Mussolini. In quel decennio la musica dance italiana tocca i suoi punti più alti con un giovanissimo Carlo Conti in arte Konty, il dj Albert One o il pezzo dedicato a Sandro Pertini dagli S.C.O.R.T.A. e Tovarisc Gorbaciov dei Midnight’s Moskow. I big dell'epoca non erano da meno, artisti immortali come Nino d'Angelo o Adriano Pappalardo, ricordati ancora oggi con affetto dagli amanti dell'orrore musicale. Fondamentali in questo percorso i Righeira, autori di hit come Vamos a la playa, L'estate sta finendo o No tengo dinero, del cui video nella mostra Ottanta Nostalgia è esposto un disegno originale realizzato da Pierluigi De Mas. Un crollo continuo del buon gusto che avrà il suo nadir nell'edizione del 1989 del Festival di Sanremo, forse il momento più pacchiano e imbarazzante di sempre per la musica italiana. Giovedì 13 luglio, dalle ore 21:00, Francesco Roggero, caporedattore del sito Orrore a 33 giri, guiderà il pubblico nell'esplorazione degli anfratti più bui della musica italiana degli anni Ottanta tra video musicali e vinili dell'epoca. Racconterà che cosa passava in radio in quegli anni, commenterà e ci farà scoprire perle che – forse per fortuna – avevamo dimenticato. In occasione dell'incontro la mostra Ottanta nostalgia resterà aperta fino alle ore 23:00.

Orrore a 33 Giri è una webzine indipendente in cui è possibile (rin)tracciare un percorso musicale “altro” dell’industria discografica nei suoi più larghi estremi sovente ignorati dai più, seppure spesso rivelino zone inesplorate della musica e nicchie degne di nota: accanto alla discografia ufficiale, decentrati dal resto, mai in asse. Da improbabili incursioni nella musica di personaggi armati soltanto di immagini improbabili e follia, alle colonne sonore delle serie TV, fino a vere e proprie rarità musicali da (ri)scoprire, Orrore a 33 Giri è la celebrazione di quel sottobosco in grado di sfornare, accanto al peggio della musica mai trasposto su pentagramma, interessanti ed arditi esperimenti capaci a volte di forzare i limiti del mercato discografico ufficiale, altre volte rimasti semplicemente confinati nei sobborghi musicali e rivalutati molti anni più tardi come “antesignani di”. Appassionato, divertente e provocatorio, Orrore a 33 Giri è l’alternativa al mondano e al mediocre. Con la sua redazione tra Dublino, Milano e il resto d’Italia vuole portare ai lettori i sapori di musiche italiane e internazionali marginalizzate dalla massa solo perché strane, diverse o semplicemente brutte. Orrore a 33 Giri è l’unico lido felice del web dove si parla di musica diversamente bella in maniera diversamente seria.

ore 21:00 Ingresso libero all'incontro - Ingresso alla mostra 3/5 €