<p>All&#39;interno di <a href="https://www.facebook.com/events/197415445000509/">Corona(VS)Comics!</a>, il salone del fumetto on line ideato da Fabiano Ambu e Rosa Puglisi di <a href="https://www.facebook.com/ItComics2016">It Comics</a>, non poteva mancare una mostra virtuale.</p><p><a href="https://youtu.be/Pl5S0SrQnqA">Comics Contagion</a> &egrave; un &ldquo;docuweb&rdquo; strutturato in pillole legate ognuna a una lettera dell&#39;alfabeto. Realizzato dalla casa di produzione <a href="https://www.facebook.com/latendarossamilano">La Tenda Rossa</a> di Milano, in collaborazione con <a href="https://www.excaliburmilano.it/">Excalibur</a> e It Comics, da un&#39;idea di Riccardo Mazzoni (vicedirettore di WOW Spazio Fumetto) e Enrico Ercole (Addetto stampa Astorina, Cartoomics e WOW Spazio Fumetto).</p><p>Comics Contagion coinvolge numerosi protagonisti del mondo del fumetto, tra cui <strong>Max Bunker, Antonio Serra, Moreno Burattini, Mario Gomboli, Marco Santucci, Alberto Corradi, Don Alemanno</strong> e narra come il fumetto ha raccontato la paura dei virus dagli anni Trenta ad oggi. Dai Puffi a Batman, da Asterix a Diabolik, da Alessandro Manzoni a Spider Man, un percorso lungo quasi cent&rsquo;anni nel segno della paura del contagio. Nei fumetti troviamo virus reali, capaci di mettere in ginocchio il mondo, come in Crossed, dell&rsquo;autore meno politically correct del fumetto americano, Garth Ennis, e in Y &ndash; L&rsquo;ultimo uomo, in cui la malattia stermina tutti gli esseri umani di sesso maschile, ma anche virus che si trasformano nella scusa per raccontare la crudelt&agrave; e il cinismo presenti negli esseri umani come nel <strong>manga Eden: It&rsquo;s an Endless World</strong>, o, ancora, il virus che si fa metafora della difficile condizione degli adolescenti come nel capolavoro <strong>Black Hole</strong> di Charles Burns. Ma non &egrave; finita! Comics Contagiong, in una sorta di premonizione del nostro futuro, racconta molte altre storie di infezioni. Sicuramente ad aver fatto parlare &egrave; stato <strong>Coronavirus</strong>, l&#39;auriga mascherato che nel 2017 &egrave; stato protagonista <strong>dell&#39;albo Asterix e la Corsa d&#39;Italia</strong> ma questa non &egrave; la sola premonizione che ci arriva dal fumetto franco belga: nel 1963 nel primo albo della serie dei <strong>Puffi</strong> fa la comparsa, a seguito della puntura di un insetto, una terribile epidemia che colpisce il mondo dei Puffi trasformandoli nei temibili e aggressivi Puffi Neri. Il documentario di Gian Luca Margheriti e Monica Diani spazia dal fumetto alla letteratura ed ecco allora Andrea Carlo Cappi analizzare le differenze tra la fiction del romanzo di Dean Koontz, Abisso, che oltre vent&#39;anni fa immagin&ograve; un virus dal nome profetico Whuan 400 arrivato dalla Cina, e la realt&agrave;, mentre <strong>Max Bunker</strong> ci racconter&agrave; la genesi, nel 1970, del suo racconto profetico Il Virus. Ancora tra fumetto e letteratura &egrave; la pillola che racconta come gi&agrave; prima che i virus venissero riconosciuti per quello che sono ci sono stati autori che su di loro hanno costruito dei best seller: l&#39;Alessandro nazionale ha stabilito con i suoi <strong>Promessi Sposi</strong>, tra Eros e Thanatos, i canoni di ogni romanzo o fumetto con al centro un&#39;epidemia. Quando poi i virus vennero scoperti e studiati ecco che anche solo la loro evocazione poteva essere fonte di terrore: &egrave; forse per questa ragione che <strong>Federico Pedrocchi,</strong> il primo autore italiano di storie di Paperino e sceneggiatore della saga fantascientifica Saturno contro la Terra, quando, nel 1939, scelse il nome del suo folle scienziato alla conquista del mondo protagonista di una saga all&#39;avanguardia per il pathos, lo battezz&ograve; Virus, il mago della foresta morta. Tuttavia, per quanto micidiale e pericoloso sia, ogni Virus, pu&ograve; essere sconfitto, come ci ha raccontato Silver, l&#39;autore di <strong>Lupo Alberto</strong>, che nel 1991 realizz&ograve; uno &ldquo;scandaloso&rdquo; opuscolo, per conto della Commissione Nazionale per la lotta contro l&#39;AIDS e il ministero della Sanit&agrave;, da distribuire nei luoghi di ritrovo giovanile, che per la prima volta spiegava come certe buone pratiche, come per esempio l&#39;uso del preservativo, potevano contrastare la diffusione della malattia. D&#39;altra parte anche #iorestoacasa &egrave; una sorta di preservativo: ci preserva da possibili contagi. Ecco allora che Comics Contagion, come una sorta di nuovo Decamerone, tra l&#39;altro &ldquo;trasposto&rdquo; a fumetti in versione erotica da <strong>Manara e Merati</strong> negli anni &#39;70, attraverso le sue 26 pillole realizzate da sceneggiatori e disegnatori, novelli novellatori, nel chiuso della loro personale quarantena nei loro studi dimostra che il fumetto ha tanto da dire. Non a caso per raccontare come combattere la pandemia lo strumento pi&ugrave; utilizzato, e anche il pi&ugrave; efficace, &egrave; stato, ed &egrave;, il fumetto.</p>

Comics Contagion

Come il fumetto ha parlato di virus

Dal 01 aprile al 30 maggio 2020

All'interno di Corona(VS)Comics!, il salone del fumetto on line ideato da Fabiano Ambu e Rosa Puglisi di It Comics, non poteva mancare una mostra virtuale.

Comics Contagion è un “docuweb” strutturato in pillole legate ognuna a una lettera dell'alfabeto. Realizzato dalla casa di produzione La Tenda Rossa di Milano, in collaborazione con Excalibur e It Comics, da un'idea di Riccardo Mazzoni (vicedirettore di WOW Spazio Fumetto) e Enrico Ercole (Addetto stampa Astorina, Cartoomics e WOW Spazio Fumetto).

Comics Contagion coinvolge numerosi protagonisti del mondo del fumetto, tra cui Max Bunker, Antonio Serra, Moreno Burattini, Mario Gomboli, Marco Santucci, Alberto Corradi, Don Alemanno e narra come il fumetto ha raccontato la paura dei virus dagli anni Trenta ad oggi. Dai Puffi a Batman, da Asterix a Diabolik, da Alessandro Manzoni a Spider Man, un percorso lungo quasi cent’anni nel segno della paura del contagio. Nei fumetti troviamo virus reali, capaci di mettere in ginocchio il mondo, come in Crossed, dell’autore meno politically correct del fumetto americano, Garth Ennis, e in Y – L’ultimo uomo, in cui la malattia stermina tutti gli esseri umani di sesso maschile, ma anche virus che si trasformano nella scusa per raccontare la crudeltà e il cinismo presenti negli esseri umani come nel manga Eden: It’s an Endless World, o, ancora, il virus che si fa metafora della difficile condizione degli adolescenti come nel capolavoro Black Hole di Charles Burns. Ma non è finita! Comics Contagiong, in una sorta di premonizione del nostro futuro, racconta molte altre storie di infezioni. Sicuramente ad aver fatto parlare è stato Coronavirus, l'auriga mascherato che nel 2017 è stato protagonista dell'albo Asterix e la Corsa d'Italia ma questa non è la sola premonizione che ci arriva dal fumetto franco belga: nel 1963 nel primo albo della serie dei Puffi fa la comparsa, a seguito della puntura di un insetto, una terribile epidemia che colpisce il mondo dei Puffi trasformandoli nei temibili e aggressivi Puffi Neri. Il documentario di Gian Luca Margheriti e Monica Diani spazia dal fumetto alla letteratura ed ecco allora Andrea Carlo Cappi analizzare le differenze tra la fiction del romanzo di Dean Koontz, Abisso, che oltre vent'anni fa immaginò un virus dal nome profetico Whuan 400 arrivato dalla Cina, e la realtà, mentre Max Bunker ci racconterà la genesi, nel 1970, del suo racconto profetico Il Virus. Ancora tra fumetto e letteratura è la pillola che racconta come già prima che i virus venissero riconosciuti per quello che sono ci sono stati autori che su di loro hanno costruito dei best seller: l'Alessandro nazionale ha stabilito con i suoi Promessi Sposi, tra Eros e Thanatos, i canoni di ogni romanzo o fumetto con al centro un'epidemia. Quando poi i virus vennero scoperti e studiati ecco che anche solo la loro evocazione poteva essere fonte di terrore: è forse per questa ragione che Federico Pedrocchi, il primo autore italiano di storie di Paperino e sceneggiatore della saga fantascientifica Saturno contro la Terra, quando, nel 1939, scelse il nome del suo folle scienziato alla conquista del mondo protagonista di una saga all'avanguardia per il pathos, lo battezzò Virus, il mago della foresta morta. Tuttavia, per quanto micidiale e pericoloso sia, ogni Virus, può essere sconfitto, come ci ha raccontato Silver, l'autore di Lupo Alberto, che nel 1991 realizzò uno “scandaloso” opuscolo, per conto della Commissione Nazionale per la lotta contro l'AIDS e il ministero della Sanità, da distribuire nei luoghi di ritrovo giovanile, che per la prima volta spiegava come certe buone pratiche, come per esempio l'uso del preservativo, potevano contrastare la diffusione della malattia. D'altra parte anche #iorestoacasa è una sorta di preservativo: ci preserva da possibili contagi. Ecco allora che Comics Contagion, come una sorta di nuovo Decamerone, tra l'altro “trasposto” a fumetti in versione erotica da Manara e Merati negli anni '70, attraverso le sue 26 pillole realizzate da sceneggiatori e disegnatori, novelli novellatori, nel chiuso della loro personale quarantena nei loro studi dimostra che il fumetto ha tanto da dire. Non a caso per raccontare come combattere la pandemia lo strumento più utilizzato, e anche il più efficace, è stato, ed è, il fumetto.

All'interno di Corona(VS)Comics!, il salone del fumetto on line ideato da Fabiano Ambu e Rosa Puglisi di It Comics, non poteva mancare una mostra virtuale.

Comics Contagion è un “docuweb” strutturato in pillole legate ognuna a una lettera dell'alfabeto. Realizzato dalla casa di produzione La Tenda Rossa di Milano, in collaborazione con Excalibur e It Comics, da un'idea di Riccardo Mazzoni (vicedirettore di WOW Spazio Fumetto) e Enrico Ercole (Addetto stampa Astorina, Cartoomics e WOW Spazio Fumetto).

Comics Contagion coinvolge numerosi protagonisti del mondo del fumetto, tra cui Max Bunker, Antonio Serra, Moreno Burattini, Mario Gomboli, Marco Santucci, Alberto Corradi, Don Alemanno e narra come il fumetto ha raccontato la paura dei virus dagli anni Trenta ad oggi. Dai Puffi a Batman, da Asterix a Diabolik, da Alessandro Manzoni a Spider Man, un percorso lungo quasi cent’anni nel segno della paura del contagio. Nei fumetti troviamo virus reali, capaci di mettere in ginocchio il mondo, come in Crossed, dell’autore meno politically correct del fumetto americano, Garth Ennis, e in Y – L’ultimo uomo, in cui la malattia stermina tutti gli esseri umani di sesso maschile, ma anche virus che si trasformano nella scusa per raccontare la crudeltà e il cinismo presenti negli esseri umani come nel manga Eden: It’s an Endless World, o, ancora, il virus che si fa metafora della difficile condizione degli adolescenti come nel capolavoro Black Hole di Charles Burns. Ma non è finita! Comics Contagiong, in una sorta di premonizione del nostro futuro, racconta molte altre storie di infezioni. Sicuramente ad aver fatto parlare è stato Coronavirus, l'auriga mascherato che nel 2017 è stato protagonista dell'albo Asterix e la Corsa d'Italia ma questa non è la sola premonizione che ci arriva dal fumetto franco belga: nel 1963 nel primo albo della serie dei Puffi fa la comparsa, a seguito della puntura di un insetto, una terribile epidemia che colpisce il mondo dei Puffi trasformandoli nei temibili e aggressivi Puffi Neri. Il documentario di Gian Luca Margheriti e Monica Diani spazia dal fumetto alla letteratura ed ecco allora Andrea Carlo Cappi analizzare le differenze tra la fiction del romanzo di Dean Koontz, Abisso, che oltre vent'anni fa immaginò un virus dal nome profetico Whuan 400 arrivato dalla Cina, e la realtà, mentre Max Bunker ci racconterà la genesi, nel 1970, del suo racconto profetico Il Virus. Ancora tra fumetto e letteratura è la pillola che racconta come già prima che i virus venissero riconosciuti per quello che sono ci sono stati autori che su di loro hanno costruito dei best seller: l'Alessandro nazionale ha stabilito con i suoi Promessi Sposi, tra Eros e Thanatos, i canoni di ogni romanzo o fumetto con al centro un'epidemia.

Quando poi i virus vennero scoperti e studiati ecco che anche solo la loro evocazione poteva essere fonte di terrore: è forse per questa ragione che Federico Pedrocchi, il primo autore italiano di storie di Paperino e sceneggiatore della saga fantascientifica Saturno contro la Terra, quando, nel 1939, scelse il nome del suo folle scienziato alla conquista del mondo protagonista di una saga all'avanguardia per il pathos, lo battezzò Virus, il mago della foresta morta. Tuttavia, per quanto micidiale e pericoloso sia, ogni Virus, può essere sconfitto, come ci ha raccontato Silver, l'autore di Lupo Alberto, che nel 1991 realizzò uno “scandaloso” opuscolo, per conto della Commissione Nazionale per la lotta contro l'AIDS e il ministero della Sanità, da distribuire nei luoghi di ritrovo giovanile, che per la prima volta spiegava come certe buone pratiche, come per esempio l'uso del preservativo, potevano contrastare la diffusione della malattia. D'altra parte anche #iorestoacasa è una sorta di preservativo: ci preserva da possibili contagi. Ecco allora che Comics Contagion, come una sorta di nuovo Decamerone, tra l'altro “trasposto” a fumetti in versione erotica da Manara e Merati negli anni '70, attraverso le sue 26 pillole realizzate da sceneggiatori e disegnatori, novelli novellatori, nel chiuso della loro personale quarantena nei loro studi dimostra che il fumetto ha tanto da dire. Non a caso per raccontare come combattere la pandemia lo strumento più utilizzato, e anche il più efficace, è stato, ed è, il fumetto.

Tutti i giorni una pillola di Comics Contagion sulla pagina facebook di WOW Spazio Fumetto

Il documentario completo lo potete vedere qua di fianco o qua.